Il manicomio di Lucca, dove lo scrittore e psichiatra Mario Tobino ambientò “Le libere donne di Magliano”. Corridoi con memorie di orrori, perturbanti, infilata di immagini che raccontano solitudine e strazio, lontani nel tempo, ma ancora vivi. Tobino, un medico profetico, anni luce prima della legge Basaglia, che vedeva nel malato la persona. Esattamente come sua nipote Isabella, che vede nello straniero uomini, donne, ragazzi come figli, da accompagnare e far crescere, nel loro voler essere italiani. La gita sulle mura della città antica, la lezione di storia itinerante, la visita alla chiesa del Volto Santo, tappa di pellegrinaggi antichi, con questi volti stranieri che mai sono entrati in una chiesa. Isabella, cristiana, pensa che sia il Vangelo a muovere quello che fa.
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

5 Febbraio 2018