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L’omelia di Papa Francesco a Santa Marta dell’8 gennaio 2019 La lotta tra la compassione e l’indifferenza Il cuore di Dio, il cuore di Gesù si commosse, e vede, vede quella gente, e non può restare indifferente. L’amore è inquieto. L’amore non tollera l’indifferenza. L’amore ha compassione. Ma compassione significa mettere il cuore in gioco; significa misericordia. Giocare il proprio cuore verso gli altri: è questo l’amore. L’amore è mettere il cuore in gioco per gli altri. … Ai discepoli non interessava la gente: interessava Gesù, perché gli volevano bene. Non erano cattivi: erano indifferenti. Non sapevano cosa fosse amare. Non sapevano cosa fosse compassione. Non sapevano cosa fosse indifferenza. Hanno dovuto peccare, tradire il Maestro, abbandonare il Maestro, per capire il nocciolo della compassione e della misericordia. E Gesù, la risposta è tagliente: “Voi stessi date loro da mangiare”. Prenditi carico di loro. Questa è la lotta fra la compassione di Gesù e l’indifferenza, l’indifferenza che si ripete nella storia sempre, sempre… L’opposto più quotidiano all’amore di Dio, alla compassione di Dio, è l’indifferenza: l’indifferenza. “Io sono soddisfatto, non mi manca nulla. Ho tutto, ho assicurato questa vita, e anche l’eterna, perché vado a Messa tutte le domeniche, sono un buon cristiano”. “Ma, uscendo dal ristorante, guardo da un’altra parte”. Pensiamo: questo Dio che dà il primo passo, che ha la compassione, che ha misericordia e tante volte noi, il nostro atteggiamento è l’indifferenza. Preghiamo il Signore perché guarisca l’umanità, cominciando da noi: che il mio cuore guarisca da questa malattia che è la cultura dell’indifferenza.

 

8 Gennaio 2019