Sacerdote dell’Ordine dei Minori, evangelizzò le folle con la parola e con l’esempio e diffuse la devozione al Santissimo Nome di Gesù; ne faceva incidere il monogramma “IHS” su tavolette di legno, che faceva baciare ai fedeli al termine delle prediche. Esercitò instancabilmente il ministero della predicazione con grande frutto per le anime fino alla morte avvenuta all’Aquila. Dopo morto, il suo corpo, esposto alla venerazione degli aquilani, grondò di sangue prodigiosamente e di fronte a questo fenomeno, gli abitanti in lotta fra loro ritrovarono la via della pace.

I frati che l’accompagnavano, volevano riportare la salma a Siena, ma gli aquilani, accorsi in massa lo impedirono, concedendo solo gli indumenti indossati dal frate. Sei anni dopo la morte, il 24 maggio 1450, festa di Pentecoste, papa Niccolò V lo proclamò santo nella Basilica di San Pietro a Roma.

20 Maggio 2019