Colpito a 22 anni da una gravissima elefantiasi, fece un voto: se fosse guarito avrebbe lasciato il mondo. Così accadde e dopo aver distribuito ai poveri quanto aveva, si recò a cavallo a Napoli, per lo studio della teologia. Nei tempi liberi, vestito dell’abito ecclesiastico, visitava le chiese meno frequentate per pregare. Fu ordinato sacerdote a 24 anni ed esercitò subito il sacro ministero tra i reclusi nelle prigioni e i malati negli ospedali. Nei processi si legge che ne sanò molti facendo un semplice segno di croce sulla loro fronte. Se qualcuno ardiva ringraziarlo, esclamava: “Fratello, datene grazia a Dio e non a me, che sono il più tristo e malvagio peccatore che si trovi”. Quando scriveva qualche lettera, si firmava abitualmente: Francesco peccatore.

Fondò la Congregazione dei Chierici regolari Minori

4 Giugno 2019