Condannate sotto Valeriano e Gallieno dal prefetto Giunio Donato, furono martirizzate a Roma al decimo miglio della via Cornelia. La tradizione le vuole sorelle che, fidanzate a due giovani cristiani divenuti apostati, si votarono alla verginità. Non essendo riusciti con ogni sforzo ad indurle all’ apostasia e al matrimonio, i due giovani le denunciarono. Quasi sicuramente, già ne IV secolo, sul loro sepolcro fu eretta una basilica, forse da papa Giulio I, di cui oggi è impossibile indicare l’ubicazione in maniera sicura.

10 Luglio 2019