La prima testimonianza del culto di santa Reparata risale al IX secolo quando nel «Martirologio di Beda» compare per la prima volta il suo nome all’8 ottobre. Tratta da questo testo la «Passio» della santa ebbe subito molte recensioni, che ci sono pervenute da diverse zone dell’Occidente. La devozione si diffonde in Italia in maniera particolare a Firenze, Atri, Napoli e Chieti. Secondo il «Martirologio Romano» il martirio di santa Reparata avvenne a Cesarea di Palestina sotto l’imperatore Decio a causa del suo rifiuto di sacrificare agli idoli e «fu sottoposta a diverse specie di torture. Fu infine messa a morte con un colpo di clava. Si vide la sua anima uscire dal corpo e salire al cielo sotto forma di colomba». Nell’arte è stata rappresentata in poche ma importantissime opere, i cui autori sono Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Domenico Passignano; opere eseguite tutte a Firenze.

8 Ottobre 2019