Nel mosaico dell’abside della celeberrima chiesa fiorentina che porta il suo nome, il protomartire Miniato è raffigurato come re, mentre la tradizione lo ritiene un soldato. Una leggenda lo identifica, infatti, con una testa coronata armena di passaggio in città intorno al 250, durante la persecuzione di Decio. Si rifiutò di venerare gli dèi pagani e venne messo a morte. Dopo molti supplizi, la narrazione vuole che prendesse in mano la testa mozzata e si recasse sul «mons florentinus». Ciò forse per giustificare l’edificazione del tempio su una collina fuori città, mentre il martirio sarebbe avvenuto nell’anfiteatro. Oggi si ritiene fosse un fiorentino, forse di umili origini, ucciso nei pressi di un’ansa dell’Arno, detta «gorgo», dove i fiorentini hanno a lungo venerato una Croce del gorgo.

25 Ottobre 2019