sabato e domenica ore 20.50

Padre Carmine Arice è da 40 anni al Cottolengo, dove ora è superiore della Piccola Casa della Divina Provvidenza. L’opera di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, uno dei santi sociali che hanno intramato d’intelligenza e carità Torino, creando una città nella città, 112.000 mq quadri di scienza e di pietà, per accogliere malati, anziani, poveri e nuovi poveri. Padre Carmine ricorda i principi guida che rendono la casa un modello , che commuove e incanta uomini e istituzioni. Scelta preferenziale per i poveri, la carità non sostituisce la giustizia, eccellenza nella cura, amministrazione oculata, rispetto dei valoro etici. Per esempio, nessun cedimento per la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento: Faremo obiezione di coscienza, perché in coscienza non possiamo assecondare una richiesta di morte”. Ricorda Calvino, che ne La giornata di uno scrutatore ebbe a dire: “L’umano arriva dove arriva l’amore. Non ha confini se non quelli che gli diamo”, parlando proprio del Cottolengo. Un luogo di dolore – e lo scandalo del dolore ci interroga, nuove la carità e la scienza, e la ricerca di senso per la vita. Ma anche una casa dove la gioia e l’accoglienza si respirano, per chiunque voglia farne esperienza.

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9 Febbraio 2020