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Sabato 30 aprile la beatificazione di Armida Barelli, la signorina Barelli, come la chiamavano i papi, la sorella maggiore delle sue ragazze di AC, come si chiamava lei. Una donna riconosciuta dalla Chiesa, per le sue virtù di fede, ma dimenticata dalla storiografia: non da tutti, perché lo storico Ernesto Preziosi, studioso dei movimenti cattolici della modernità, ha dedicato alla Barelli una corposa biografia, La zingara del buon Dio, una collana della casa editrice Vita e Pensiero, e anni di impegno per la causa di cui è vicepostulatore. Una figura affascinante, modello di una donna dinamica, fattiva, decisa, illuminata, pioniera di battaglie solitamente attribuite a ideologie politiche, come il voto alle donne. Ha fondato con padre Gemelli l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha fondato l’AC femminile, portando fuori casa centinaia di migliaia di donne, facendole partecipare nei sindacati, nei partiti alla vita sociale e civile del paese.

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24 Aprile 2022