sabato e domenica ore 20.50

Fariborz Kamkari è un regista iraniano, curdo, figlio del più grande popolo perseguitato e diviso della storia. Fariborz è fuggito dal regime degli ayatollah, innamorato del cinema neorealista è approdato in Italia, dove mette la sua arte a servizio della verità e della memoria. Film, come I fiori di Kirkuk o il sarcastico Pitza e datteri, documentari, come Kurdbun, Essere curdo, drammatico, imperdibile, e scrivendo; libri, come l’ultimo Ritorno in Iran, scritto con conoscenza e speranza mesi prima della vera rivoluzione in atto nella sua terra. “Donne, vita, libertà”, uno slogan che abbiamo imparato a conoscere. Ma l’indignazione e le parole non bastano, e la tolleranza per interessi geopolitici ed economici si chiama complicità.

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21 Gennaio 2023