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Lo conoscono tutti, è un monumento del giornalismo: la Rai, la Stampa, L’Unità, il New York Times, Il Fatto, amico di Agnelli e radicale, e poi deputato e senatore, due mestieri e due passioni pe cui non esiste pensione…Furio Colombo ha 90 anni, intensi, frenetici, pieni. Con lui parliamo del giornalismo, perché dev’essere irriverente per essere libero, dei suoi maestri e amici, Pannunzio, Montanelli, Eco…, delle sue radici ebraiche. E ragioniamo, grazie al suo sguardo acuto, sulle sfide della geopolitica, l’America di Biden e l’eterna questione israeliana. Ricordando che essere antisraeliani significa spesso essere antisemiti, e che proprio a Colombo dobbiamo quella giornata della memoria che ci ricorda le nostre responsabilità nelle persecuzioni del nazifascismo.

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6 Novembre 2021