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Maria Pia Veladiano, vicentina, insegnante di lettere, ora preside, editorialista di Repubblica e Avvenire, filosofa, teologa… perché dalla teologia non arriva “nessuna domanda profondamente umana che non sia anche una domanda profondamente cristiana, e chi pretende di contrapporre l’umano al cristiano non arriva da nessuna parte.”

Un percorso di formazione anomalo per una scrittrice tra le più stimate dalla critica e premiate dal pubblico. Il suo primo romanzo, La vita accanto, vince il Premio Calvino e arriva secondo allo Strega. Ma il successo non la isola in un’ élite culturale, ben piantata nella realtà grazie al rapporto quotidiano con gli studenti. Perché educare è la sfida più grande , come madre e come insegnante. La scuola come privilegio, passione, scoperta del mondo, dei propri talenti, ricerca di maestri, confronto con le grandi domande della vita, che ha cercato fin da ragazza scegliendo la filosofia, e poi la teologia, trovando nella fede le risposte che contano. Nel suo ultimo romanzo, Lei, edito da Guanda, ha dato voce a una madre ragazzina che ha detto sì a Dio, diventando il punto d’incontro tra il Creatore e gli uomini: Maria, madre di Cristo, che si racconta in un monologo bellissimo. Maria con le sue paure, le sue inquietudini davanti a quel bimbo così diverso; Maria he ha cambiato la storia del mondo, e che nel suo dialogo con Dio di abbandona alla lirica, sciogliendo il suo tumulto in versi che anno echi sapienziali.

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16 Aprile 2018