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Mario Venezia è il protagonista di Soul del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Presidente della Fondazione Museo della Shoa di Roma, è custode della memoria della più antica comunità ebraica, che divenne tristemente la comunità del Ghetto, ma mantenne sempre un’identità culturale e di tradizioni vivissima. Ma è anche testimone di una memoria familiare, in quanto figlio di Shlomo Venezia, sopravvissuto alla tragedia dell’internamento nel campo di sterminio di Aushwitz, dove faceva parte dei terribili Sonderkommando, impiegati nello smaltimento dei cadaveri: dopo anni di silenzio, instancabile voce di un popolo travolto dalla tragedia di una storia che purtroppo può ripetersi nell’insensatezza di un odio, e di un sospetto atavico. L’antisemitismo infatti si maschera spesso con motivazioni politiche che si appuntano sullo stato di Israele, seminando dubbi perfino sull’Olocausto. Mario Venezia fa del ricordo mite del padre la fonte per il suo impegno, nel tener insieme una comunità, nel tener via la storia davanti alle continue recrudescenze della stupidità e del razzismo.

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28 Gennaio 2019