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E’ l’incubo di ogni automobilista quando si trova alla pompa: mettere nella propria auto il carburante sbagliato. “Suvvia, non è così frequente” starete pensando. Attenzione invece perché in futuro potrebbe capitare con estrema facilità. Colpa dei diversi tipi di carburante presenti sul mercato e dei nuovi che arriveranno nei prossimi anni. Ecco perché L’Unione Europea ha emanato una direttiva per etichettarli con simboli ben precisi e chiaramente riconoscibili. Il nostro paese ha impiegato 4 anni ad adeguarsi ma da oggi la nuova etichettatura è legge. Sugli erogatori della benzina troveremo un cerchio con inscritta la lettera E. L’eventuale numero che segue indica la percentuale di etanolo presente: 5, 10 o 85. Per le auto a benzina in realtà il problema non si pone: in Italia non viene distribuita quella addizionata con etanolo. Se però andrete all’estero meglio sapere in anticipo quale erogatore scegliere. Il quadrato rappresenta invece il diesel. Al suo interno la lettera è B, seguita da un numero che indica la percentuale di biodiesel presente: 7 o 10. XTL è invece il gasolio sintetico non derivante dalla raffinazione del greggio. Infine i carburanti gassosi. Un quadrato inclinato il simbolo scelto. Al suo interno la scritta LPG per il Gpl, CNG per il gas naturale compresso, LNG per il gas naturale liquefatto e H2 per l’idrogeno. Vi starete chiedendo: qual è il carburante della mia auto? Le più recenti riportano il nuovo simbolo in prossimità del bocchettone del serbatoio, per quelle più vecchie sarà meglio consultare il libretto di uso e manutenzione del veicolo.

Servizio di Silvio Vitelli

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12 Ottobre 2018

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