Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Papa Francesco nell’omelia della Messa di chiusura del Sinodo dei Vescovi, presieduta nella basilica vaticana, prendendo spunto dalla Lettura del Vangelo nella quale viene narrato l’episodio del cieco Bartimeo, ha messo in guardia da due tentazioni che possono colpire chi segue Gesù: la “spiritualità del miraggio” e  la “fede da tabella”. La prima ci fa essere sordi alle necessità dei bisognosi, smarrendo l’apertura del cuore, perdendo la meraviglia, la gratitudine e l’entusiasmo e rischiando di diventare “abitudinari della grazia”. “Possiamo camminare attraverso i deserti dell’umanità  – ha detto il Papa – senza vedere quello che realmente c’è, bensì quello che vorremmo vedere noi; siamo capaci di costruire visioni del mondo, ma non accettiamo quello che il Signore ci mette davanti agli occhi. Una fede che non sa radicarsi nella vita della gente rimane arida e, anziché oasi, crea altri deserti”. L’altra tentazione è la “fede da tabella”: “sappiamo dove andare e quanto tempo metterci; tutti devono rispettare i nostri ritmi e – ha aggiunto il Papa – ogni inconveniente ci disturba”. “Vi ringrazio per la strada che abbiamo condiviso con lo sguardo rivolto al Signore e ai fratelli – ha concluso Papa Francesco rivolgendosi ai Padri Sinodali, aggiungendo – proseguiamo il cammino che il Signore desidera, senza farci mai offuscare dal pessimismo e dal peccato, cerchiamo e vediamo la gloria di Dio, che risplende nell’uomo vivente”.

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25 Ottobre 2015

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