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In Myanmar continuano le violente repressioni delle proteste seguite al golpe militare del 1° febbraio. Finora sarebbero almeno 220 le vittime, oggi è sparito un giornalista birmano che lavora per la Bbc, nella capitale è in vigore la legge marziale e il potere mostra tutta la sua disumanità, anche attraverso azioni davvero umilianti. Il servizio di Marco Burini

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19 Marzo 2021

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