Papa Francesco abbraccia Veronica Cantero Burroni:”Sei una brava scrittrice”

Il sogno di Veronica si è avverato oggi, alla fine dell’udienza generale, ai piedi del sagrato di san Pietro. Papa Francesco le è andato incontro, si è piegato verso di lei e l’ha abbracciata forte, sussurrandole con un sorriso, in spagnolo: “mi dicono che sei una brava scrittrice”. Già, perché Veronica Cantero Burroni, argentina, 14 anni tra due giorni, tetraplegica, scrive e pubblica racconti da quando di anni ne aveva appena 7. Lunedì scorso a Napoli, ha ricevuto dalle mani di Dacia Maraini uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, il “Premio Elsa Morante ragazzi” per la sua ultima fatica letteraria Il ladro di ombre (edizioni Pagina), il suo primo libro tradotto in Italia.
Di Veronica colpisce il suo sorriso, la sua gioia di vivere, il modo in cui è sempre presente a se stessa. Vive davvero tutto come un dono. Quando il papa si è chinato su di lei non è riuscita a trattenere le lacrime, ma erano lacrime di felicità. Si è subito ripresa e ha donato a Francesco una copia del suo libro. Ha vergato di suo pugno la dedica: “Caro Papa Francesco ti dedico questo libro per ringraziarti per tutto quello che mi hai insegnato! Mi hai insegnato a usare il mio occhio di vetro e il mio occhio di carne, perché questo è un sogno per me, un sogno che oggi vivo. Ringrazio Dio per questo e per tutto. Grazie!!. Veronica”. Il riferimento era al discorso rivolto dal papa ai giovani cubani lo scorso settembre nell’isola dei Caraibi: “Uno scrittore latinoamericano diceva che noi uomini abbiamo due occhi, uno di carne e uno di vetro. Con l’occhio di carne vediamo ciò che guardiamo. Con l’occhio di vetro vediamo ciò che sogniamo”.
Accanto a lei, durante l’udienza con il papa, c’erano sua madre Cecilia, donna di straordinaria fede ed umanità e il suo amico Alver Metalli, giornalista italiano che le è vicino fin dalla nascita e le ha trasmesso fin dall’infanzia il gusto e l’arte della scrittura.

1 Giugno 2016