Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

“Sono rimasto conquistato dalla sua familiarità e dalla sua grazia, e dal modo in cui ha gestito l’incontro, apparentemente molto informale. C’era qualcosa nel suo volto e nel suo sguardo che mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio”. Così Martin Scorsese, in un’intervista esclusiva a Tv2000 realizzata da Fabio Falzone e in collaborazione con il Centro televisivo vaticano, in onda stasera alle 21 con uno speciale dedicato al regista statunitense, ha raccontato dell’incontro di stamane in Vaticano con Papa Francesco.
“Ho donato al Papa – ha aggiunto Scorsese – un quadro della Madonna delle Nevi, un dipinto su pergamena, giapponese, del XVII secolo, venerato clandestinamente dai cristiani, che in origine si trovava in un museo d’arte di Nagasaki, e lo abbiamo usato nel film, non l’originale, ovviamente, e anche un dipinto di un artista gesuita del 1662, ora nel convento dei Gesuiti. Quindi abbiamo parlato del film. E mi ha molto colpito perché ha voluto dare una benedizione alla mia famiglia e a quelli che erano con noi, in particolare ponendo la mano sulla fronte di mia moglie. Sia lei che mia figlia erano molto commosse”.
“Io ho 74 anni – ha proseguito Scorsese – il primo Papa di cui mi ricordo era Pio XII. Dovevo avere 7 o 8 anni e poi mi ricordo di Giovanni XXIII, di Paolo VI. Ero qui a Roma quando è morto Giovanni Paolo I ed è stato eletto Giovanni Paolo II ma non avevo mai incontrato un Pontefice, questa è la prima volta”.
Ieri Scorsese ha presentato nell’aula del Pontificio istituto orientale il suo ultimo film “Silence”, sui missionari gesuiti nel Giappone del milleseicento: “Il Papa ha detto che si augura che il progetto porti frutto nel mondo. Allora l’ho guardato e gli ho detto: con la sua ispirazione, Santo Padre. E lui ha detto: preghi per me”.

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30 Novembre 2016

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