Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

Un altro giorno di sbarchi, un’altra operazione di soccorso in mare per gli uomini e le donne della Marina Militare. E poi tra i migranti ci sono loro: i bambini, protagonisti di traversate lunghissime, pericolose estenuanti, a volte mortali. Attimi, momenti e ricordi racchiusi nel cuore e nella mente dell’ammiraglio di squadra Valter Girardelli, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, che ricorda nell’intervista di Vincenzo Grienti l’episodio del salvataggio di Anita. Sono centinaia i bambini, infatti, i figli di profughi e rifugiati che scappano dalla guerra e dalla povertà. Anita come tanti bambini è stata accolta tra le braccia degli ufficiali e dei marinai italiani. Nell’intervista spiega l’impegno della Marina nell’Operazione “Mare Sicuro”.

L’Operazione Mare Sicuro

E’ stata varata dal Governo a seguito dell’aggravarsi della crisi libica. Dal 12 marzo 2015 è stato quindi schierato, in un’area di circa 80.000 km2 collocata nel Mediterraneo centrale, un dispositivo aeronavale con il compito di rafforzare quanto già in atto da parte delle navi della Marina Militare che operano nell’area al fine di assicurare la tutela degli interessi nazionali mediante la protezione delle linee di comunicazione, dei navi commerciali, della flotta peschereccia italiana e delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza delle formazioni jihadiste in applicazione della legislazione nazionale ed accordi internazionali vigenti. Tale attività riveste una importanza fondamentale in un contesto come quello italiano fortemente dipendente dai traffici marittimi e dalla sicurezza sul mare.

Operazioni di salvataggio vite umane in mare (Search and Rescue)

Il dispositivo Mare Sicuro consente, al contempo, l’intervento in sicurezza dei mezzi impegnati in eventi di ricerca e soccorso mentre, su richiesta del centro di coordinamento del Comando Generale della Capitanerei di Porto – Guardia Costiera (IMRCC), le Unità della Marina Militare possono essere chiamate anche a svolgere attività di soccorso, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla normativa internazionale.

 

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15 Dicembre 2016

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