Sabato ore 15.15

Tra Bosnia e Croazia, i migranti premono alle porte dell’Europa sfidando la neve, il gelo e i maltrattamenti della polizia. In Centroamerica, nello stesso tempo, ripartono le carovane per giungere al confine con gli Stati Uniti. 

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La pandemia che nell’ultimo anno ha paralizzato il mondo non ha fermato, invece, i viaggi della speranza. Se gli arrivi dei migranti in Europa attraverso il Mediterraneo hanno subito una contrazione, sono invece cresciuti quelli nelle Isole Canarie, al largo dell’Africa occidentale, mentre la rotta balcanica continua ad attrarre persone soprattutto in fuga dal Medio Oriente e dall’Asia. La situazione è particolarmente critica in Bosnia, come racconta il reportage di Vito D’Ettorre: migliaia di persone al freddo e al gelo, al confine con la Croazia, sfidano i respingimenti e spesso anche i maltrattamenti delle forze dell’ordine, pur di entrare nell’Unione europea. Il reportage di Gilberto Mastromatteo guarda invece all’altra parte dell’Atlantico, tra Guatemala e Messico, dove si gioca il destino di migliaia di persone dirette a piedi negli Stati Uniti: con la fine dell’era Trump sono infatti ripartite le carovane, nella speranza di un approccio diverso da parte della nuova amministrazione Biden. Analizzano questi temi, con Andrea Sarubbi, p. Fabio Baggio, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano integrale, e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale ed esperta di migrazioni. Le testimonianze da vari Paesi di transito, di partenza o di accoglienza aiutano a rendere ancora più globale l’approccio all’argomento.

La puntatasi chiude con le opere più significative dedicate negli ultimi anni al fenomeno delle migrazioni, con l’obiettivo di svegliare il mondo dall’indifferenza

31 Gennaio 2021