Sabato ore 15.15
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Donne che arrivano a ricoprire ruoli importanti dopo decenni di leadership maschili, altre che si dimettono da ruoli apicali per dedicarsi a progetti di vita diversi. Altre ancora che invece combattono per conquistare uno spazio pubblico in società maschiliste: anche sulla parità di genere, il mondo è spaccato in due. È questo il tema di Today, l’approfondimento di Tv2000 sull’attualità internazionale condotto da Andrea Sarubbi. Una donna presidente del Consiglio, un’altra leader del principale partito di opposizione: una novità per l’Italia, in quasi ottant’anni di storia repubblicana, a testimonianza che qualcosa sta cambiando nella politica e nella società. Ma è così dappertutto? E quando accade, quali sono le differenze rispetto alle leadership maschili? Perché in questi ultimi mesi hanno lasciato il proprio incarico per motivi personali due prime ministre e l’amministratrice delegata di YouTube? Sono tutte domande a cui Today cerca di rispondere in una puntata piena di spunti, da varie parti del mondo. Il reportage di Solen De Luca racconta l’aria nuova nella politica italiana e le dimissioni di Jacinda Ardern in Nuova Zelanda e di Nicola Sturgeon in Scozia; quello di Laura Silvia Battaglia illustra la lotta delle donne palestinesi – in una società molto maschilista, che di fatto le esclude da incarichi politici di rilievo – per conquistarsi uno spazio pubblico e servire la propria comunità. Proprio dalla Nuova Zelanda, dalla Norvegia – primo Paese al mondo per qualità di vita delle donne – e dal Ruanda – lo Stato con la percentuale più alta di donne in Parlamento – sono le testimonianze che arricchiscono il dibattito in studio, dove Andrea Sarubbi approfondisce il tema con Tiziana Ferrario, giornalista, saggista ed esperta di questioni internazionali. L’apertura della puntata sull’attualità, con ospite Mariano Giustino, corrispondente di Radio Radicale, è dedicata a giovani donne molto coraggiose: le studentesse iraniane, vittime di avvelenamenti da parte del regime degli ayatollah che cerca in ogni modo di fermare la loro protesta per una società più giusta.

4 Marzo 2023