Francesco RutelliRoma, Rutelli: “Serve squadra 100 persone e patto con governo”.
L’ex sindaco di Roma a Tv2000: “No apertura credito in bianco a candidati”

Roma, 17 marzo 2016 – Per governare Roma serve “una squadra di 100 persone formata da giunta, aziende e dirigenti chiave” e un candidato “che dica ‘non c’è un solo uomo o donna al comando’ ma una squadra di grande rango all’altezza di una sfida molto difficile. Alla fine politicamente vincerà chi avrà saputo ritrovare la fiducia dispersa dei romani”. Lo ha detto l’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

“I grillini – ha proseguito Rutelli – hanno molte opportunità dalla loro parte perché rappresentano la protesta e oggi il vento in città soffia in direzione della scontentezza. Il vero interrogativo che riguarda i grilllini è: può una grande città fungere da palestra di apprendistato per chi non ha nessuna esperienza amministrativa ? Questo è un grosso quesito. Si può essere corretti e onesti ma devi avere la solidità per risolvere problemi enormi come quelli delle aziende che sono in condizioni drammatiche come Atac e Ama”.
“Ci vuole freschezza, conoscenza – ha aggiunto Rutelli – ma anche capacità d’interloquire con il governo perché Roma non si governa contro il governo centrale. C’è bisogno di un’intesa e un patto con il governo centrale. L’idea di governare la Capitale avendo ogni giorno una polemica con chi deve darti le risorse trasformerebbe il governo della città in una percorso di guerra da evitare accuratamente”.
Rutelli ha ammesso di non essere “contro qualche candidato” ma “non si può fare un’apertura di credito in bianco verso un candidato fin quando non si dimostrano progetti, strumenti per realizzarli e 100 persone per affrontare le sfide della città”.
Infine Rutelli ha commentato anche il caso della candidatura di Giorgia Meloni e le polemiche politiche sulla sua gravidanza: “Quando si arriva a strumentalizzare una vicenda come mettere al mondo un bambino e trasformarlo in una materia da campagna elettorale è veramente dura”.
Renzi, Rutelli: “Sta facendo bene ma ha gruppo ristretto dirigenti”.
Francesco Rutelli a Tv2000: “Renzi statista quando sua classe dirigente durerà nel tempo”

 Roma, 17 marzo 2016 – “Renzi sta facendo bene in termini d’energia, sta portando avanti con buona volontà molte riforme e rappresenta un cambio di generazione importante. Quindi il mio giudizio è positivo. Il limite è che ha un gruppo dirigente molto ristretto, dovrebbe andare oltre la sua cerchia più ristretta”. Lo ha detto Francesco Rutelli, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

“L’Italia ha bisogno di tante personalità – ha proseguito Rutelli – E’ un Paese che ha già troppe divisioni tra Nord e Sud, segmenti sociali, città, vocazioni, settori produttivi. Un Paese che conosce sempre più divisioni rispetto a unità fondamentali”.
“Renzi – ha concluso Rutelli – da buon capo governo si dimostrerà uno statista quando avrà creato una classe dirigente destinata a durare nel tempo”.


Pannella, Rutelli: “Sono stato a trovarlo in privato”.

Francesco Rutelli a Tv2000: “Da Renzi a Berlusconi hanno riconosciuto il ‘senatore a vita’”

 Roma, 17 marzo 2016 – “Sono stato a trovare Pannella la settimana scorsa. In verità non l’ho detto in pubblico perché forse a mio avviso era più rispettosa una visita di tipo umano, privato e anche politico ovviamente. Ho voluto tenere questa visita come un fatto interpersonale”. Lo ha detto Francesco Rutelli, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000.

“In questo laico pellegrinaggio alla sua dimora, che obiettivamente sarà quella dell’ultimo tratto della sua vita, – ha aggiunto Rutelli – vedo anche il riconoscimento degli avversari oltre di coloro che lo hanno sostenuto per una battaglia di grande continuità, coerenza e onestà. A Pannella viene inoltre riconosciuto anche il fatto di aver portato in Italia alcuni valori che non erano propri della tradizione italiana. I radicali in tempi in cui si sparava nelle strade hanno sostenuto la non violenza. Quello è un seme, che anche chi non ha condiviso l’esperienza dei radicali non può non condividere, che ha fatto frutti e che ha permesso di eliminare dalla vita politica italiana la mala pianta della violenza”.
“A Pannella nessuna ha voluto riconoscere la carica di senatore a vita – ha concluso Rutelli – ma alla fine il fatto che lo siano andati a trovare da Renzi a Berlusconi, Bertinotti, il presidente della Repubblica che lo ha chiamato, testimonia che in fondo questo riconoscimento in Italia esiste ed è giusto darglielo nell’ ultimo tratto della sua vita da parte di amici e avversari”.

17 Marzo 2016