L’ex premier a Tv2000 su visita a Bologna: “In passato Stato Pontificio ‘sbolognava’ qui i funzionari per punizione. Oggi il Pontefice ci ha mandato un arcivescovo meraviglioso”

Roma, 01 ottobre 2017. “Il Papa piace ai bolognesi”. Così l’ex premier, Romano Prodi, in un’intervista a Tv2000 durante il ‘Diario di Papa Francesco’ condotto da Gennaro Ferrara, ha accolto Papa Francesco in occasione della visita a Bologna.
“Bologna era parte dello Stato Pontificio – ha ricordato Prodi – era una parte lontana e tuttora la parola ‘sbolognare’, mandare via, deriva dal fatto che nello Stato Pontificio quando si voleva punire un funzionario lo si mandava a Bologna. E invece oggi è cambiato tutto il Papa ci ha mandato un arcivescovo meraviglioso. Bologna è una città diversa, molto interessante dove l’università è il perno. E’ una città che comparativamente sta un po’ meglio rispetto al resto d’Italia. Ci sono tensioni, problemi ma ha un livello culturale e di ricchezza più elevato della media”.
“C’è una forte e interessante cooperazione – ha sottolineato Prodi – tra gli imprenditori, il Comune e la Curia. Si sono messi insieme per intervenire negli aspetti del lavoro che sono più marginali e delicati. Queste sono le cose belle della città. Poi come in ogni comunità ci sono divisioni ma in questo momento abbiamo più episodi di cooperazione che di tensione”.
“Bologna – ha aggiunto Prodi – è ancora la città che cantava Lucio Dalla in Piazza Grande. La gente va ancora in piazza. Ma oggi c’è un aspetto interessante perché in Piazza Grande si sentono tutte le lingue. La città ovviamente è diversa e l’immigrazione si sente. C’è il gruppo delle signore ucraine, i pakistani e così via. Ma l’attrazione del centro in Piazza Grande c’è ancora”.
“L’attuale arcivescovo di Bologna e il Papa – ha concluso Prodi – non hanno fatto una scelta escludente, hanno presentato il Vangelo nella sua radicalità. Non lo presentano in modo accusatorio o escludente. E’ sempre un invito attivo, è più una spinta che un ammonimento”.

 

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1 Ottobre 2017