L’emittente della Cei ha presentato stamane alla Festa del Cinema di Roma il docu-film ‘Il lavoro che vogliamo’, alla presenza del presidente dei vescovi italiani

Roma, 27 ottobre 2017. “Il lavoro non è un accessorio, è l’uomo. Il lavoro non è solo un fatto economico o sociale ma è relazione con gli altri. Il lavoro è vocazione e se è vocazione diventa missione. E una persona priva di lavoro è un’ingiustizia”. Lo ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Gualtiero Bassetti, durante l’anteprima del docu-film ‘Il lavoro che vogliamo’ di Tv2000 presentato stamane alla Festa del Cinema di Roma e in onda sull’emittente della Cei domani, sabato 28 ottobre, alle ore 21.20.
All’anteprima del docu-film, realizzato dal regista Andrea Salvadore per la 48° edizione delle Settimane Sociali dei cattolici dove si raccontano storie di lavoro, diverse per collocazione geografica, con protagonisti uomini e donne che hanno provato a costruire una possibilità di occupazione degna, erano presenti anche il direttore di Tv2000 Paolo Ruffini; il regista del documentario Andrea Salvadore e il vicedirettore del Tg1, Filippo Gaudenzi.

“Nella crisi vedo la speranza – ha proseguito il card. Bassetti – ecco perché la crisi non mi fa paura fino in fondo”.
Sul fronte lavoro, ha ribadito il card. Bassetti, “vedo lo sforzo delle istituzioni e quello che il governo sta facendo tra mille difficoltà. Oggi la politica e il governo, infatti, stanno navigando in un pelago difficilissimo. Mi rendo conto dell’estrema difficoltà della politica oggi, senza partiti, e spesso senza riferimenti sindacali. Oggi in questo disorientamento totale i sindacati, che sono necessari, sono un pochino smarriti. La Chiesa sul suo campo è disposta a collaborare con le istituzioni e con tutti gli uomini che si prefiggono la promozione dell’uomo e della persona umana”.
“Per raccontare la realtà – ha sottolineato il direttore di Tv2000, Paolo Ruffini – bisogna camminarci dentro. Incontrare le persone. Vederle senza la lente del pregiudizio. Ascoltarle, soprattutto. Per farlo attraverso la televisione, così spesso ripiegata su sé stessa, bisogna accettarne la sfida anche estetica del linguaggio e della forma. Il docu-film di Andrea Salvadore accetta questa sfida. Racconta il lavoro e la sua bellezza mettendo in primo piano il racconto di chi lo crea e di chi lo ha perso e lo cerca. Cerca con pazienza, tra le pieghe di una crisi che sembrava non finire più, i segni di un futuro dove l’economia ponga di nuovo al centro l’uomo, la creatività sia al servizio della giustizia e il lavoro riscatti la dignità delle persone”.
“Il nostro viaggio nel lavoro in Italia – ha spiegato il regista Andrea Salvadore – è stato anche un viaggio nel lavoro che non c’è. Per sottrazione. Abbiamo incrociato genitori preoccupati per i loro figli. Madri e padri che hanno perso il lavoro. Ma credo che il racconto delle storie che sono in questo film ci aiuti soprattutto ad avere coraggio, ad indicarci strade possibili per una grammatica nuova del lavoro che vorremmo”.
“Mi rendo conto dei passi che si stanno facendo – ha concluso il card. Bassetti – ma vorrei che si superi quel concetto mercificato che abbiamo del lavoro. Il lavoro che vogliamo deve essere libero. Basta con il caporalato e lo sfruttamento lavorativo. Il lavoro è qualcosa che coinvolge la persona in tutto il suo essere come abbiamo visto in questo documentario di Tv2000. Il docu-film è un concentrato di vita, arte, pensiero e riflessione”.

 

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Insulti antisemiti, card. Bassetti: “Senza memoria tutto diventa lecito”

Il presidente della Cei oggi all’anteprima del docu-film ‘Il lavoro che vogliamo’ di Tv2000 presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Roma, 27 ottobre 2017. “Bisogna ricostituire la memoria e la radici perché senza memoria tutto diventa lecito, non c’è più una soglia”. Lo ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Gualtiero Bassetti, durante l’anteprima del docu-film ‘Il lavoro che vogliamo’ di Tv2000 presentato stamane alla Festa del Cinema di Roma e in onda sull’emittente della Cei domani, sabato 28 ottobre, alle ore 21.20.
“Oggi mancano le radici e la memoria – ha ribadito il card. Bassetti – E qui subentra una grande sfida per la Chiesa, la scuola, la famiglia: conservare la memoria, nonostante ignoranze invincibili perché alcuni non sanno che cos’è la Shoah, non sanno cosa è successo. Si è perso il collegamento con il passato”.

27 Ottobre 2017