Presidente di Libera al Tg2000: “Calabria con zone d’ombra ma non ci spaventiamo. Continuiamo nostro percorso”

 

Roma, 8 gennaio 2018. “La Calabria è una terra meravigliosa ma ci sono zone d’ombra dove la ‘Ndrangheta è fortemente presente. L’impegno e la coerenza di don Ennio e di Libera ha sempre disturbato e inquietato i giochi criminali e coloro che li coprono. Don Ennio non è solo, appartiene alla grande rete di Libera”. Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’atto intimidatorio contro don Ennio Stamile, coordinatore di Libera Calabria, con il ritrovamento di un capretto morto in una busta della spazzatura attaccato allo specchietto della sua auto.
“Questo episodio – ha aggiunto don Ciotti – non cambia la voglia, la passione, l’impegno da parte nostra a dare continuità al nostro percorso. Non lasciamo solo nessuno. Dobbiamo avere più coraggio e sentire dentro di noi in modo prepotente che l’omertà uccide la verità e la speranza”.
“Oggi – ha proseguito don Ciotti – si sono aperte diverse brecce. Cresce il numero delle donne che si ribellano, anche per amore verso i figli. Hanno colto un clima diverso e capito che si possono fare passi avanti per rompere certi schemi mafiosi che le hanno tolto libertà e dignità. Si aprono scenari in cui ci sono donne che si mettono in gioco per dire ‘basta’”.
“La speranza – ha concluso don Ciotti – ha bisogno del contributo di ciascuno di noi. Non dobbiamo spaventarci e lasciare soli coloro che subiscono atti intimidatori. Bisogna trovare la forza di mettere insieme i nostri pensieri e le nostre energie. Dobbiamo non restare prigionieri della realtà e ricordarci che la vita è una sintesi instabile tra la realtà e il sogno. Dobbiamo pensare che con l’impegno di tutti è possibile cambiare”.

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8 Gennaio 2018