Oggi nello studio 1 di Tv2000 a Roma il neo Prefetto ha ringraziato tutti i dipendenti e passato il testimone a Vincenzo Morgante.
Ruffini: “Sono stati gli anni più felici della mia carriera”.
Morgante: “Arrivo con gioia ed emozione. È possibile fare una televisione di qualità che parli a tutti senza perdere identità”.

Roma, 2 ottobre 2018. “Con il tema della Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che è stato reso noto sabato scorso il Papa ci ha offerto lo spunto per dire quale è stato il primo contributo di Paolo Ruffini a Tv2000 e InBlu Radio: costruire comunità. Lo ha fatto con la sua professionalità, la sua porta sempre aperta, la sua capacità di ascolto e dialogo. Questo è il testimone più impegnativo che Paolo Ruffini ci affida”. Così il portavoce della Conferenza episcopale italiana, don Ivan Maffeis, ha ringraziato Paolo Ruffini per il grande lavoro svolto in questi anni alla guida di Tv2000 e InBlu Radio. Stamane nello studio 1 di Tv2000 a Roma il prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini, alla presenza dell’amministratore delegato di Tv2000-InBlu Radio, Massimo Porfiri e il direttore dell’Informazione, Lucio Brunelli, ha salutato tutti i dipendenti delle emittenti della Cei e passato il testimone al nuovo direttore di Rete, Vincenzo Morgante.

“Questi anni a Tv2000 e InBlu Radio – ha detto Paolo Ruffini – sono stati anni molto felici, direi i più felici della mia carriera professionale. Un ringraziamento speciale a tutti i dipendenti e alla Conferenza episcopale italiana. Sono stati anni belli in cui abbiamo costruito insieme qualcosa di bello. Penso che questa televisione e questa radio abbiano un grandissimo presente e futuro. Mi avete insegnato tante cose che prima non conoscevo e che oggi mi saranno utili per questo nuovo incarico. Vincenzo Morgante è un professionista solido e con una grande fede e questo lo aiuterà non solo a guidare queste due emittenti ma a vivere la vita con pienezza”.

“Il fatto di guidare una squadra – ha sottolineato Vincenzo Morgante – che ha avuto in Paolo Ruffini un grande allenatore è per me motivo di orgoglio. Arrivo con grande gioia, emozione e con la consapevolezza che non siamo un grande esercito ma un piccolo squadrone di cavalleria che può ottenere grandi risultati. Questa è una bella televisione. Qui abbiamo la libertà di poter dimostrare che è possibile fare una televisione diversa. Una televisione di qualità che parli a tutti senza perdere la propria identità”.

 

2 Ottobre 2018