Documentario sullo statista a 100 anni dall’Appello ai liberi e forti di don Sturzo. Un ritratto dell’uomo con l’intervista esclusiva alla figlia Maria Romana
Presentato in anteprima nazionale all’Università Lumsa di Roma

In onda su Tv2000 sabato 19 gennaio alle ore 22.15

Roma, 14 gennaio 2019. Cento anni fa nasceva un’esperienza politica, culturale e umana fondamentale per la storia dell’Italia: con l’ Appello ai liberi e forti il 18 gennaio del 1919 don Sturzo dava vita al Partito Popolare. Per l’occasione Tv2000 presenta il documentario ‘Mio padre, Alcide De Gasperi’, di Monica Mondo per la regia di Maurizio Carta, con l’intervista esclusiva a Maria Romana De Gasperi, figlia dello statista e sua principale collaboratrice, che disegna un ritratto privatissimo del padre, eppure di grande valenza politica attuale attraverso documenti, lettere, aneddoti mai rivelati e immagini private inedite.
Il documentario presentato in anteprima nazionale presso l’Aula Pia dell’Università Lumsa di Roma, va in onda su Tv2000 sabato 19 gennaio alle ore 22.15. Tra i presenti all’anteprima: il rettore della Lumsa e membro del comitato scientifico della Fondazione De Gasperi, Francesco Bonini; il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante; il consigliere del Presidente della Repubblica, Gianfranco Astori; lo scrittore de La Civiltà Cattolica, padre Francesco Occhetta; il presidente della Fondazione ‘Casa Museo Sturzo’, Salvatore Martinez; la docente di Storia contemporanea dell’ Università di Roma Tre, Marialuisa Lucia Sergio, autrice del libro ‘De Gasperi e la questione socialista’  e curatrice   del volume ‘Alcide De Gasperi – Diario 1930 – 1943’;  il giornalista de la Repubblica e scrittore Filippo Ceccarelli, autore del recente libro ‘Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua’. 

Il servizio del Tg2000 realizzato da Fabio Bolzetta:

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L’ Appello ai liberi e forti rappresenta il rinnovato impegno dei cattolici a partecipare attivamente al bene comune, sulla base della dottrina sociale della Chiesa. Alcide De Gasperi c’era, è stato il primo segretario del Partito Popolare dopo l’amico sacerdote e tutta la sua vita di statista vive di quell’impeto, di quella purezza ideale. De Gasperi, che tutti rimpiangono e citano, di qualunque partito; De Gasperi, primo Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, tra i padri dell’Europa. Un uomo è la sua storia, la sua famiglia, i suoi affetti. Un uomo grande lo si vede nel particolare, nelle piccole cose quotidiane, negli aneddoti che lo ritraggono intimamente e danno la cifra della sua personalità. È la figlia Maria Romana, testimone instancabile, accanto al padre in tutte le svolte del suo impegno, a raccontarlo: lei bambina, con il papà in prigionia, l’amore mirabile tra i genitori, la semplicità, il fascino per la natura, la fede, mai sbandierata, ma posta a sostegno di ogni azione e parola. Ne tratteggia lo stile, il coraggio, con il ricordo delle passeggiate in montagna, o del viaggio in America che diede inizio alla ricostruzione. Maria Romana con eleganza e tenerezza dialoga con suo padre, che risponde attraverso gli sguardi di tante immagini private; attraverso le sue lettere, i suoi scritti alla famiglia, resi vivi dalla voce intensa dell’attore Alfonso Veneroso sullo sfondo della sua Val di Sella, suo rifugio e luogo del cuore. Un omaggio a un gigante della storia, ma con il pensiero al futuro.

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 “A cento anni dall’Appello ai liberi e forti – dichiara il direttore di Tv2000, Vincenzo Morgante – vogliamo ricordare Alcide De Gasperi, figura importante per l’Italia e per l’Europa, con un racconto privato da parte della figlia Maria Romana che è stata anche una sua stretta collaboratrice. Tv2000 vuole caratterizzarsi sempre più come una televisione che fa della memoria un punto fermo ricordando il contributo che i cattolici impegnati in politica hanno dato per la costruzione di questo Paese e dell’Europa. Una memoria che in un momento come questo può essere utile tenere ben presente e viva con lo stile proprio di Tv2000 e con un’attenzione particolare all’uomo De Gasperi oltre che allo statista”.
“Me lo disse la signora De Gasperi – commenta Monica Mondo – ‘ci sono tanti ritratti dello statista, nessuno sull’uomo, sul cristiano che era mio padre’. Dovevo raccogliere i suoi ricordi, spontanei, legati a emozioni o fotografie, il suo sorriso e la sua memoria giudicante mi pareva da fermare. Anche perché il suo sguardo al presente è netto”.

14 Gennaio 2019