Roma, 18 febbraio 2019. “Agli inizi ho rifiutato la Rai per fare la gavetta”. Lo rivela Carlo Conti ospite del programma “Beati voi- 10 comandamenti” , in onda mercoledì 20 febbraio alle 21.05 su Tv2000.

“Mi sono detto – dice Carlo Conti- che un atleta prima di andare alle Olimpiadi si deve allenare molto nel campo sotto casa sua. Quindi io sono tornato a lavorare nelle emittenti locali, per capire come funzionava tutto: il microfono, la telecamera… Questa gavetta importantissima l’ho fatta nelle radio, nelle televisioni e nei teatri toscani, principalmente a Firenze. Così nel ‘92 quando è arrivata la Tv dei Ragazzi, che è stata un percorso importante e fondamentale per la crescita, ero pronto”.

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Nell’intervista con Beatrice Fazi, conduttrice di Beati voi, il presentatore parla del suo rapporto con la popolarità e con il successo: “Bisogna capire che cos’è la popolarità e come si diventa popolari. Non importa essere famosi. Delle volte dei ragazzi mi chiedono come si fa a diventare famosi; il problema non è diventare famosi, il problema è far bene il proprio mestiere, essere apprezzato dal pubblico per quello che fai. E quindi ecco che diventi popolare, perché quello che fai è apprezzato dal pubblico. Ma diventa molto pericoloso se non sai gestirlo. Per molti tu puoi essere un esempio, un punto di riferimento; quindi quello che fai, il tuo modo di vivere anche al di fuori nella scena, è importante”.

”Io faccio questo mestiere, perché mi piace, mi diverte – continua Conti- È quello che facevo da ragazzino, e lo faccio con lo stesso entusiasmo che avevo quando trasmettevo da una  radio privata o quando lavoravo nelle tv locali o quando con Leonardo (Pieraccioni) e Giorgio (Panariello) facevamo il piccolo teatrino di provincia. La popolarità è una cosa che si raggiunge gradino dopo gradino, è una conseguenza del lavoro”.

Sulla brama di successo Carlo Conti afferma: “Il nostro è un mestiere difficile,  che ti fa essere amato improvvisamente e poi il giorno dopo dimenticato. Questo è un modo meraviglioso ma a volte irreale e se non si tengono i piedi per terra, se dietro il personaggio non c’è la persona, si  rischia di perdere tutto e di far crollare il castello che sta costruendo. Quando qualcuno mi dice che sono ‘normale’ mi fa il complimento più grande possibile e immaginabile, perché la normalità significa che io riesco a essere in scena quello che sono esattamente nella realtà, vuol dire che sono me stesso”.

L’intervista di Carlo Conti va in onda durante la puntata dedicata al comandamento “Non avrai altro dio all’infuori di me”. Tra gli ospiti in studio anche lo scrittore Graziano Graziani e il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, che riflette sul concetto di punizione e redenzione.

Beati Voi è alla sesta stagione. Fra le novità quest’anno è la cantante Sara Loreni con la sua  la loop-station, il duo comico Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin con i loro “Dieci Scombinamenti”, e il  prof. Gianmario Pagano, alias Bella Prof, professore di religione in un liceo romano che fa il contrappunto teologico.

18 Febbraio 2019