A cura del programma ‘Indagine ai confini del sacro’.
Mons. Ocáriz Braña: “Esempio di santità nella vita ordinaria”

++In onda sabato 18 maggio alle ore 13.50 in occasione della beatificazione a Madrid++

Roma, 17 maggio 2019. “Guadalupe Ortiz de Landázuri, la prima donna beata dell’Opus Dei”. Tv2000 dedica uno speciale del programma ‘Indagine ai confini del sacro’ in onda sabato 18 maggio ore 13.50 in occasione della beatificazione, celebrata il 18 maggio a Madrid, presieduta dal cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.

“Guadalupe – ha detto a Tv2000 mons. Fernando Ocáriz Braña, prelato dell’Opus Dei – è un nuovo esempio di santità nella vita ordinaria, nel lavoro, nella famiglia senza uscire dal proprio ambiente. Trovare Cristo nelle proprie occupazioni e difficoltà ordinarie della vita. È quindi possibile per una persona normale, ordinaria, diventare santa”.

La figura di Guadalupe Ortiz è stata piena di colpi di scena: da ricercatrice universitaria ai campesinos Messicani. Dall’emancipazione della donna agli altari. Guadalupe non solo è la prima donna beatificata nell’Opus Dei ma è anche il primo chimico donna ad essere beatificato nella Chiesa Cattolica.

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La storia di Guadalupe, nata a Madrid il 12 dicembre 1916, è piena di colpi di scena e di momenti di grande sofferenza. Resta scioccata dall’evento tragico della morte del padre, imprigionato e fucilato dal governo repubblicano spagnolo durante la guerra civile. Molti anni dopo quella tragica morte, Guadalupe avrà a che fare con persone vicine al governo – le stesse che avevano condannato suo padre alla fucilazione – perdonandole e trattandole senza rancore.

“Il senso che si può trovare nella sofferenza umana – ha commentato mons. Fernando Ocáriz Braña – è la croce di Cristo. Noi non possiamo capire perché Dio ha voluto salvarci attraverso un mezzo così tremendo che sappiamo però essere la manifestazione massima dell’Amore”. “Guardare la Croce – ha aggiunto il Prelato dell’Opus Dei – è l’unico modo per rimanere sereni, addirittura felici nella sofferenza”.

Guadalupe è, in quel tempo, una delle prime donne a iscriversi all’università (chimica) e a intraprendere la carriera universitaria. Dopo aver conosciuto San Josemaria Escrivà de Balaguer e aver deciso di entrare nell’Opus Dei viene inviata in Messico dove è in prima linea per la promozione e l’emancipazione della donna e la difesa dei diritti umani, soprattutto in mezzo ai campesinos. Avvia persino un ambulatorio mobile per i quartieri più poveri. Morirà nel 1975 a Pamplona in fama di santità per improvvisa insufficienza respiratoria.

17 Maggio 2019