La senatrice a vita ospite dell’emittente della Cei: “Ho sempre immaginato che certi segnali fossero sopiti. Certe persone possono mimetizzarsi ma la loro coscienza non cambia”

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Roma, 4 giugno 2019. “Certi segnali oggi non si ha paura di mostrarli, pubblicarli, pubblicizzarli, fotografarli ma fino a pochi anni fa sarebbe stato osceno mostrare sentimenti che ricordavano, addirittura a un livello così alto, atmosfere di un tempo. Erano persone che subito dopo la seconda guerra mondiale non avrebbero potuto continuare a dire di essere fascisti, nazisti o dimostrare quei simboli che invece sono stati sdoganati da qualche anno”. Lo ha detto la senatrice a vita e superstite dell’Olocausto, Liliana Segre, ospite del ‘Diario di Papa Francesco’ su Tv2000 commentando il clima politico che vive l’Europa e il ritorno di alcuni episodi di antisemitismo.
“Ho sempre immaginato – ha aggiunto la Segre a Tv2000 – che certi segnali fossero sopiti perché non si possono cambiare le persone o popoli interi da un giorno all’altro solo perché scoppia la pace e finisce la guerra. Quelle persone che fino a ieri erano la personificazione del male altrui fuggono, spariscono, si mimetizzano, cambiano nome, atteggiamento e talvolta anche faccia. Ci fu anche qualcuno che cambiò i propri lineamenti. Ma queste persone non possono cambiare la loro coscienza e il cuore. Questi restano uguali”.

4 Giugno 2019