Cesare Bocci

Un lungo viaggio in cui ci si imbatte in documenti spariti, morti ancora misteriose, enigmi nascosti in antiche reliquie e in opere celebri, complotti e delitti. È “Segreti, i misteri della storia”, il programma di Tv2000 condotto da Cesare Bocci. In ogni puntata l’attore, noto al grande pubblico per il ruolo di Mimì Augello nella fiction ‘Il commissario Montalbano’, accompagna i telespettatori alla scoperta di uomini e donne che hanno segnato la storia. Il racconto di vite straordinarie di santi e di donne coraggiose: da Galileo alla principessa Sissi, dal conte di Cavour alla monaca di Monza, da Mussolini a Giordano Bruno e tanti altri. Il programma, prodotto da “La Storia In Rete” per Tv2000, ha la regia di Alessandra Gigante e i testi di Fabio Andriola.

 

7 marzo 2020

Una spia chiamata Claretta
Claretta Petacci è passata alla storia come la donna che affrontò la morte pur di stare vicino all’uomo che amava, Benito Mussolini. L’oscurità di quei mesi intaccò Claretta il cui operato è ricco di ambiguità, cosa che non era sfuggita né ai servizi di sicurezza della Repubblica di Salò né allo stesso Mussolini che, addirittura, nell’ottobre 1944 ordinò che la casa della Petacci sul Garda venisse perquisita alla ricerca di sue lettere e documenti riservati. Che vennero trovati, mettendo in chiaro che Claretta passava informazioni ai tedeschi. Ma in un periodo dove i doppi giochi erano all’ordine del giorno si fece largo la tesi che, anche in virtù degli strani affari del fratello Marcello, da Claretta partissero informazioni raccolte poi da agenti inglesi e americani. Era quanto sosteneva la moglie di Mussolini, Donna Rachele, che affrontò la Petacci in un drammatico faccia a faccia pochi mesi prima della fine della RSI. Ma niente fermò Claretta che continuò a giocare – non del tutto consapevole – il suo ruolo di pedina-informatrice a fianco di Mussolini fino al drammatico epilogo di Giulino di Mezzegra.

Artemisia Gentileschi
È stata forse la prima donna pittrice a poter guardare da pari a pari molti dei suoi più titolati colleghi maschi. L’avventura di Artemisia Gentileschi (1593-1653) è stata sia artistica che umana. E mentre l’avventura artistica è stata un crescendo di affermazioni e successi, sul fronte privato Artemisia si dovette scontrare con i suoi tempi che non accettavano facilmente che una donna potesse emanciparsi. Lo si vide bene nei risvolti del lungo processo – da cui prende le mosse il racconto – che la vide protagonista, poco più che diciassettenne: decisa, anche a costo di affrontare la tortura, ad accusare l’uomo che l’aveva violentata e poi illusa con false promesse di matrimonio. Il racconto intreccia le tormentate vicende private con i quadri più importanti di questa pittrice che aveva appreso molto bene la lezione di Caravaggio non solo in ambito artistico.

 

12 Febbraio 2020