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Giuseppe Riva parla a Tv2000 : “Bisogna far sapere ai giovani che alcune persone muoiono a causa dei selfie estremi”

Roma, 17 maggio 2021. “I selfie diventano pericolosi nel momento in cui generano un processo di emulazione. Attraverso la condivisione di selfie estremi anche altri giovani possono essere ‘invitati’ a ripetere quel gesto”. Lo ha detto Giuseppe Riva, docente di Psicologia dell’Università Cattolica, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’episodio che ha visto protagonista un 31enne caduto giù dal ponte Garibaldi a Roma mentre si faceva un selfie.
“Il mondo dell’autodistruzione degli adolescenti – ha proseguito il prof. Riva – non è tipica solo del mondo dei selfie. Io ascoltavo e ascolto ancora Lucio Battisti e nel testo di ‘Emozioni’ scrive: ‘E guidare come pazzo a fari spenti nella notte per vedere se è tanto difficile morire’. Questa tendenza del mettersi alla prova è tipico del mondo dell’adolescenza e non riguarda solo il mondo dei selfie”.
Per aiutare i giovani a non mettersi in un pericolo mortale davanti allo smartphone, ha spiegato il prof. Riva a Tv2000, “bisogna rendere consapevole il ragazzo del significato di questo selfie e dei rischi che ci sono dietro i selfie. Perché una cosa che i giovani sottostimano è l’impatto negativo di questa esperienza. È importante far sapere che ci sono eventi di questo tipo e che le persone muoiono per i selfie estremi altrimenti il rischio è quello di vedere soltanto il lato positivo dei social”.

17 Maggio 2021