L’arcivescovo di Bangui a Tv2000: “Per poter iniziare i negoziati anche chi è vittima deve capire cosa si può sacrificare. Con la fiducia in Dio si sconfigge il nemico senza armi, a ‘mani nude’”

 

Il cardinale ospite di Soul, domenica 19 giugno ore 20.50 e su Radio InBlu2000 martedì 21 giugno ore 21

 

Roma, 17 giugno 2022. “Bisogna sempre tentare un dialogo”. Così l’arcivescovo di Bangui, il cardinale Dieudonné Nzapalainga, il più giovane del collegio cardinalizio, ospite di Tv2000, nell’intervista a Soul, condotto da Monica Mondo, in onda domenica 19 giugno alle ore 20.50, e su Radio InBlu2000 martedì 21 giugno ore 21.

L’arcivescovo della Capitale della Repubblica Centrafricana parla della guerra in Ucraina auspica e suggerisce di intraprendere la strada del dialogo: “Ci sono diversi livelli del dialogo: uno al livello dei capi e uno al livello della base. Abbiamo delle persone che possono essere protagoniste. Allora bisogna toccare la fibra del cuore di questi protagonisti, poterli ascoltare e poi tenere conto di quello che sentiamo, di come consideriamo il nemico. Capire qual è il suo problema”.

“Anche per chi è considerato vittima – prosegue il card. Nzapalainga a Tv2000 –  è importante poter accogliere, poter capire come iniziare i negoziati, che cosa si può sacrificare. In questo modo forse si può arrivare ad un consenso e arrivare ad un cammino che porti alla pace”.
“L’esperienza del Rosario – conclude il card. Nzapalainga – mostra che se si mette la propria fiducia in Dio è possibile sconfiggere il nemico, l’avversario. Io ho detto ‘A mani nude’ perché vuol dire non essere armato. Ma la mia arma è la parola di Dio che ho nel cuore”.

 

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

17 Giugno 2022