Raoul Bova, protagonista di Il nuotatore di Auschwitz, ispirato alla vera storia di Alfred Nakache, nuotatore francese detenuto nel campo di concentramento, è ospite della nuova puntata di Retroscena mentre nella seconda parte le telecamere saranno puntate sull’attrice e regista Daria Deflorian che riadatta per il teatro La vegetariana della sudcoreana Han Kang premio Nobel per la letteratura 2024. Questo e altro a Retroscena – I segreti del teatro il programma di Michele Sciancalepore in onda martedì 14 gennaio in seconda serata su TV2000.

La puntata si apre in compagnia di Raoul Bova che, con fascino e garbo, ci rivela i suoi sentimenti di uomo e artista, in occasione del suo ritorno sul palcoscenico dopo alcuni anni di assenza. Si tratta del monologo Il nuotatore di Auschwitz, scritto e diretto da Luca De Bei partendo dalla figura dell’attore che condivide con il protagonista le stesse esperienze di nuotatore. La storia, è quella del nuotatore francese Alfred Nakache e dello psicanalista austriaco Viktor Frankl, entrambi detenuti nel campo di concentramento di Auschwitz. Il primo, nonostante le privazioni, non smetterà mai di allenarsi e la sua incrollabile determinazione gli permetterà di attraversare l’orrore del lager. Il secondo, scriverà un libro sull’esperienza vissuta e su coloro che, come Nakache, sono riusciti a superare quella prova terribile guardando al futuro con fede e speranza. “Mi ha colpito la forza, di Nakache. Quel coraggio di non smettere mai di lottare, di amare la vita anche nei casi più estremi” ci racconta Bova.

Nella seconda parte ancora la speranza, il guardare verso qualcosa che ancora non c’è, con il primo adattamento per il teatro di La vegetariana romanzo cult della scrittrice sudcoreana Han Kang, premio Nobel per la Letteratura 2024. A portarlo in scena è l’attrice e regista Daria Deflorian, sempre sensibile e attenta alle figure femminili marginali ma internamente magiche. È la storia di una donna, apparentemente insignificante, che un giorno decide di compiere un innocuo atto di ribellione: smettere di mangiare carne, dando il via però a un processo di metamorfosi radicale sul mondo attorno a lei. L’enigmatica protagonista, con la caparbietà del suo rifiuto, abbraccia la metamorfosi per cercare di essere qualcos’altro, rivelando il potere di cambiamento insito in ogni scelta. “Essere qualcos’altro è una questione di accettare la propria fragilità e ribaltarla, non dimostrandosi più forte di quello che uno è ma condividendo questa fragilità ogni momento con le persone che ti circondano” rivela Daria Deflorian.

 

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A seguire, l’appuntamento con la “sand artist” Gabriella Compagnone che anche quest’anno realizza in esclusiva per noi le sue emozionanti creazioni sulla sabbia e infine la rubrica W il teatro, con i trailer teatrali degli appuntamenti della scena italiana selezionati da Retroscena.

10 Gennaio 2025