La segretaria del Pd ospite del programma ‘Di Bella sul 28’: “Italia non deve rompere la relazione irrinunciabile con gli Stati Uniti ma la Meloni non si inchini a Trump. L’inverno demografico è un problema enorme: serve congedo paritario pagato al 100% per entrambi i genitori”

“L’insistenza sui temi sociali, sull’intelligenza artificiale, ma soprattutto la cosa che più colpisce di Papa Leone XIV è questo costante richiamo alla pace, in continuità anche con quello che è stato il pontificato di Papa Francesco”. Lo ha detto a Tv2000 la segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite d’apertura della nuova puntata del programma ‘Di Bella sul 28’, condotto da Antonio Di Bella, in onda stasera 21 maggio alle ore 21.10.
“Papa Leone XIV – ha proseguito Schlein nell’anticipazione di Tv2000 – ha iniziato il Pontificato scegliendo un nome che è già un programma, richiamando il Papa della Dottrina sociale, Leone XIII, che era un Papa molto vicino ai lavoratori”.
“Oggi è ancora più necessario – ha sottolineato Schlein – il tentativo di costruire ponti già adesso in questi pochi giorni. Dare la disponibilità della sede del Vaticano per ospitare negoziati che tutti auspichiamo possano esserci presto per riportare finalmente una pace giusta in Ucraina, così come nel Medio Oriente, a Gaza, dove quello che sta accadendo è inaccettabile perché siamo davanti a dei veri e propri crimini: 50 mila morti a Gaza, di cui 15 mila bambini, bombe buttate sulle scuole, sugli ospedali. Non si può tacere davanti a quello che sta accadendo perché vediamo la violazione del diritto internazionale umanitario. Bisogna che il governo italiano, ma pure l’Unione Europea, facciano ogni sforzo per far finire questo massacro e anche lì riportare una pace nel segno dei due popoli e due Stati”.
La segretaria del Pd ha poi affrontato la questione del rapporto tra la premier Meloni e il presidente Trump: “Io sono certa che l’Italia non debba rompere la relazione irrinunciabile con gli Stati Uniti, così come non debba farlo l’Unione Europea. Quello che contesto alla Meloni è che secondo lei o ti inchini a Trump, pieghi la testa e non riesci nemmeno a dirgli che si sbaglia quando si sbaglia, oppure vuoi uscire dalla Nato. Non è così. Si può stare in quella relazione come fanno gli altri Paesi europei, però a testa alta e dire ‘caro Trump’, ti sbagli quando annunci dazi che creano danni enormi alle nostre imprese, ai nostri lavoratori”.
La Schlein ha infine affrontato il problema della denatalità: “Quello dell’inverno demografico è assolutamente un problema enorme e va affrontato con politiche concrete di sostegno alle famiglie e di sostegno alla natalità. È un problema che dovremmo essere in grado di affrontare trasversalmente. Purtroppo non è così. Perché abbiamo visto votare contro a delle nostre proposte che vanno esattamente in questa direzione. Cos’è fondamentale per una famiglia oggi per sentirsi rassicurata nel proprio proposito di voler fare un figlio? Anzitutto il fatto di sapere di avere un asilo nido a cui mandarlo e quindi di non dovere magari rinunciare a lavorare o rinunciare a uno stipendio in casa. Questo governo ha ridotto il numero di asili nido che si faranno con gli investimenti europei del PNRR e ha ridotto anche il fondo che si usa per pagare gli educatori ai nidi e gli insegnanti nelle scuole dell’infanzia. Il contrario di quello che servirebbe”.
“C’è poi la questione – ha concluso Schlein a Tv2000 – del congedo paritario. Pensare ad un congedo che non sia soltanto per le madri, ma che sia pagato al 100% per entrambi i genitori, obbligatorio, non trasferibile tra di loro, perché oggi in Italia abbiamo un congedo per i padri soltanto di 10 giorni facoltativo. E diciamoci la verità, tanti non lo prendono perché hanno paura di subire delle conseguenze in azienda, di vedere le differenze con gli altri. Per questo dobbiamo fare come la Spagna o come altri paesi”.

21 Maggio 2025