Programma condotto da Gabriella Facondo, che racconta il cambiamento del Paese e i suoi protagonisti. In studio, Filippo Bertini.
Dal lunedì al venerdì ore 15.15

ROMA Gabriella Facondo

Lunedì 16 giugno: LAVORO POVERO

Secondo l’Istat, circa il 7,6% dei lavoratori italiani si trova in una condizione di «povertà lavorativa», un dato in crescita rispetto al 4,9% del 2014. Circa 8,5 milioni di persone si trovano al di sotto della soglia di povertà relativa, fissata dall’Istat al 14,5% della popolazione. Negli ultimi dieci anni i lavoratori in povertà sono aumentati del 55%. Per ogni uomo con un lavoro povero ci sono 2 donne mentre le percentuali di incidenza della povertà lavorativa su un ventenne sono di 3,5 volte superiori rispetto a quelle di un cinquantenne. È quanto emerge da una ricerca dell’IREF, l’Istituto di ricerca delle Acli, realizzata grazie ai dati di circa 800 mila dichiarazioni dei redditi fornite dal Caf Acli.
Tra gli ospiti: Azzurra Rinaldi, economista; Walter Nanni, Caritas Italiana.

Martedì 17 giugno: PIANO PANDEMICO

Il nuovo Piano pandemico nazionale 2025-2029 rappresenta uno strumento fondamentale per garantire una risposta coordinata e condivisa a future emergenze sanitarie causate da virus respiratori, come Coronavirus, virus influenzali e altri patogeni a elevato potenziale pandemico. L’obiettivo è definire linee guida comuni a livello nazionale e regionale per ridurre la trasmissione, la morbilità e la mortalità, assicurando al contempo la continuità dei servizi essenziali e la protezione degli operatori sanitari. Il Piano promuove un approccio integrato che non si affida solo ai vaccini, ma include anche terapie antivirali, monitoraggio avanzato e comunicazione trasparente, evitando restrizioni alla libertà personale se non in casi eccezionali e sempre attraverso leggi approvate dal Parlamento. Questa strategia mira a superare le criticità emerse durante la pandemia di COVID-19, favorendo una gestione più efficace, equa e condivisa sul territorio nazionale.
Tra gli ospiti: Nicola Petrosillo, Responsabile Servizio Controllo delle Infezioni e Consulenze Infettivologiche; Sarina Biraghi, giornalista “La Verità”; Nicola Del Duce, autore de “Nel Palazzo Bianco”.

Mercoledì 18 giugno: DRESS CODE ESTIVO

Con l’arrivo dell’estate e le temperature che si fanno sempre più torride, il modo di vestirsi in Italia si adatta per garantire comfort e freschezza senza rinunciare allo stile. Il dress code estivo punta su tessuti leggeri e traspiranti come lino e cotone, abiti ampi, gonne midi e pantaloni palazzo che permettono libertà di movimento e aiutano a contrastare il caldo intenso. I colori chiari e pastello, come il bianco ottico, il rosa cipria e il verde menta, sono i protagonisti per riflettere i raggi solari e mantenere una sensazione di freschezza. Anche nelle occasioni formali estive, si preferiscono capi eleganti ma leggeri, come tubini dai toni delicati o completi coordinati in tessuti naturali. In generale, l’abbigliamento estivo italiano coniuga tradizione e tendenze moderne per affrontare al meglio le giornate afose con eleganza e praticità.

Giovedì 19 giugno: DIPENDENZA DA TECNOLOGIA

La dipendenza da smartphone e tecnologia tra i giovani è un fenomeno in crescita: oltre il 60% degli under 35 usa il telefono per molte ore al giorno, spesso più di 4-6 ore, con conseguenze su sonno, rendimento scolastico e relazioni sociali. Il 40% preferisce comunicare online piuttosto che di persona, e molti ragazzi mostrano segni di ansia quando sono lontani dal dispositivo. Cresce anche l’uso precoce: un bambino su tre tra i 6 e i 10 anni usa quotidianamente lo smartphone. Questa realtà evidenzia la necessità di promuovere un uso più consapevole e controllato della tecnologia, soprattutto tra i più giovani
Tra gli ospiti: Stefano Vicari, Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile alla Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma;

Venerdì 20 giugno: EMIGRAZIONE AL SUD

Nonostante i dati ufficiali mostrino un costante spopolamento e una denatalità preoccupante nel Sud Italia, con un forte esodo soprattutto di giovani verso il Nord e l’estero, cresce una nicchia di persone che sceglie di trasferirsi al Sud per motivi di qualità della vita, legami familiari e costi più contenuti. Questa tendenza, in controtendenza rispetto ai flussi migratori tradizionali, riflette il desiderio di riscoprire radici culturali, godere di un ambiente meno frenetico e affrontare il lavoro da remoto, reso possibile dalle nuove tecnologie. Tuttavia, il fenomeno resta limitato rispetto all’ampia fuga demografica che continua a caratterizzare molte aree meridionali, soprattutto quelle interne e rurali
Tra gli ospiti: Anna Marino, Fondazione Con Il Sud; Mara Milanta e Domenico Bruzzese, PietraZita Sicilia.

16 Giugno 2025