Scintille_Locandina

“Scintille” è la docuserie, diretta da Michele Imperio, Filippo Genovese ed Eleonora Faccio, che esplora il dialogo tra antichi ordini religiosi e giovani contemporanei, in onda su Tv2000 dal 15 novembre ogni sabato alle ore 17.30.

Il programma, con la guida del giovane teologo Gianluca Chemini, indaga cosa succede quando tradizioni secolari e nuove generazioni si incontrano attraverso attività sociali, culturali, ludiche e spirituali. La serie coinvolge sei ordini religiosi: Agostiniani, Gesuiti, Scalabriniani, Benedettini, Salesiane e Comboniani.

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Sinossi:

Nel mondo delle rappresentazioni della fisica è noto che quando due sistemi si incontrano avviene uno scambio energetico. Entrambi i sistemi subiscono un processo di adattamento e raggiungono un nuovo stato; uno stato di energia condivisa.

Così un Ordine religioso quando parla ai giovani, quando vuole dialogare con essi, sa di dover imparare una nuova grammatica per tradurre e comunicare i suoi precetti antichi di secoli. Allo stesso modo quando l’universo di una nuova generazione si ritrova davanti ad antichi valori, a questioni di fede e morale che sono radicate nella storia dell’uomo, impara nuovi e nascosti significati di quelle parole che già credeva di conoscere.

La vita è uno scambio.

In ogni attività, quando due persone, o due gruppi, si incontrano, fanno “scintille”, e scaturisce nuova energia.

PUNTATE

15 novembre
Agostiniani 
C’è un desiderio tipico dei giovani: quello di avere amici.
Amicizia vuol dire non essere soli nei momenti belli delle nostre giornate e non essere soli nei momenti difficili della nostra vita. Quando vorremmo capire chi essere “da grandi”, quando una certa inquietudine non ci fa vivere in pace, quando vorremmo sapere qual è la voce a cui dare retta, frequentare gli “amici” giusti può fare la differenza.
In questa puntata di “Scintille”, il giovane sacerdote Gianluca Chemini incontrerà alcuni giovani che frequentando i monaci agostiniani sono stati così colpiti dalla loro “umanità” e dal loro modo di essere amici al punto tale da voler intraprendere anche loro il percorso vocazionale come frati agostiniani. Con loro stanno scoprendo che essere amici vuol dire poter dare all’altro tutto se stessi e imparare a diventare amici di tutti.
Facendo la conoscenza di alcuni giovani e di alcuni padri agostiniani in una parrocchia di Roma, nel quartiere di Tor Bella Monaca, don Gianluca vedrà come questi due mondi imparano a conoscersi e a riconoscersi. Li vedrà impegnati a seguire un gruppo di giovani che, volendo continuare a indagare se stessi e Dio, si riuniscono in un percorso di post-cresima e scoprirà come, quando agostiniani e giovani si incontrano, nascono nuove “Scintille”.

22 novembre
Gesuiti
Nella nostra vita tutti i giorni siamo posti davanti a scelte e le scelte che facciamo possono segnarci profondamente.
E quando dopo una caduta che ci lascia sconfitti a terra tutto sembra perduto, è quello il momento in cui possono trovare spazio in noi le domande più importanti in grado di cambiare profondamente la nostra vita.
Fu così per Sant’Ignazio da Loyola, un nobile del 1500, un cavaliere che, sconfitto sul campo di battaglia, fu vincitore nella vita. Con un lungo cammino scoprì che la vera ricchezza non risiede nella gloria e nella fama ma nell’essere liberi “per” amare – Dio e gli altri.
Questa è la scelta più profonda che può segnare la nostra esistenza.
Fondatore della Compagnia di Gesù, fece di quel momento di crisi occasione preziosa per chiedersi che senso dare alla sua vita, quale direzione prendere, per cosa vale la pena lottare.
E quando oggi i gesuiti, proseguendo sulla strada tracciata da S. Ignazio, sul loro cammino incontrano i giovani, le stesse domande si ripresentano.
In questa puntata di “Scintille”, seguendo il giovane sacerdote Gianluca Chemini, conosceremo alcuni giovani che attraverso le attività di “Pietre Vive” e di Selva in Val Gardena guidati dai gesuiti imparano ad orientarsi nel proprio cammino e affrontare le proprie scelte.
Due mondi, quelli dei gesuiti e dei giovani, apparentemente distanti l’uno dall’altro, ma che quando entrano in contatto cambiano le loro vite e illuminano il cammino come “Scintille”.

29 novembre
Scalabriniani
A Roma, in Via Casilina, al civico 634, c’è una casa diversa dalle altre e che ha addirittura un nome: Casa Scalabrini 634. È qui che possiamo incontrare alcune giovani. Non perché qui vivano, ma perché qui lavorano, “migranti tra i migranti”. Casa Scalabrini è la sede dell’Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, ed opera insieme ai Missionari di San Carlo-Scalabriniani per accogliere i migranti e per formare insieme ad essi una comunione di diversità.
In questa puntata di “Scintille” il giovane sacerdote Gianluca Chemini incontrerà alcune giovani e alcuni preti scalabriniani che sul tema dell’immigrazione hanno trovato un punto di contatto che ha cambiato le loro vite.
Lavorando con gli Scalabriniani ad accogliere l’immigrato, le giovani che incontreremo ci racconteranno che le prime ad essere state accolte sono state loro. Quando i giovani incontrano la Congregazione degli Scalabriniani incontrano un luogo in cui l’accoglienza ha uno “stile” particolare, e diventa la possibilità di mettersi nei panni dell’altro, di capirlo e quindi di cambiare il proprio atteggiamento.
Tra le diverse attività che si svolgono a Casa Scalabrini, come quella di corsi di cucito, c’è anche un gioco di ruolo, “The Game”, in cui i partecipanti attorno a un tabellone che è una carta geografica dell’Europa devono mettersi nelle scarpe del migrante che, percorrendo la Rotta Balcanica, cerca di entrare in Italia dal Medio Oriente per le porte di Trieste. Ed è un gioco che non sempre si ha la forza di finire…
Dopo aver conosciuto i giovani da un lato e gli scalabriniani dall’altro, messi a confronto questi due mondi scopriranno una comunione nella diversità e si riconosceranno cambiati gli uni dagli altri grazie a “Scintille” di accoglienza.

6 dicembre
Benedettini
Che cosa succede quando alcuni giovani varcano un cancello di un edificio immerso in un bosco e vengono accolti dal sorriso di un uomo se quell’edificio è un monastero e quell’uomo è un monaco benedettino?
In un luogo che sembra fuori dal mondo, lontano dalle strade e dalle città, lontano dal caos e dai rumori, un gruppo di giovani vivrà a contatto con i monaci benedettini del monastero di Dumenza.
In un tempo che suona diverso, ritmato dai tocchi delle campane, questi giovani saranno richiamati alla preghiera e al silenzio.
In questo luogo e in questo tempo sospesi, ci affiancheremo al giovane sacerdote Gianluca Chemini che vivrà anche lui negli spazi del monastero.
Ascoltando le parole dei monaci, termini quali “silenzio”, “preghiera”, “lavoro”, “stabilità”, “ospitalità” ci si sveleranno nel loro significato più profondo.
Dalle parole dei giovani emergerà il loro bisogno intimo di “un qualcosa” di non meglio definibile, ma che li ha condotti qui, ospiti dei monaci. Perché ci sono momenti in cui, come capiamo da questi giovani, non solo è difficile trovare le risposte, ma anche le domande appaiono confuse. Sono questi i momenti in cui fermarsi e lasciare parola al silenzio contano più di mille risposte.
Nel confronto diretto tra i giovani e i monaci, vedremo come questi due mondi, quando entrano in contatto, cambiamo e generano attimi di “Scintille” che lasciano un segno su coloro che li sperimentano.

13 dicembre
Salesiani
Formazione: è questa una delle parole più sentite ai nostri tempi. Associata ai giovani, esprime l’urgenza di formare le nuove generazioni, nello studio e nelle professioni. I centri di formazione professionale e le università sono i luoghi in cui questo avviene.
Ma cosa succede quando i laboratori di formazione professionale e le aule universitarie sono animati e guidati da salesiani e salesiane?
In questa puntata di “Scintille” il giovane sacerdote Gianluca Chemini conoscerà giovani studenti che nei laboratori professionali del Borgo Ragazzi Don Bosco e nelle aule della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, l’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il ramo femminile della famiglia di S. Giovanni Bosco, oltre alla didattica imparano anche a crescere come persone, e scoprono come la cura, l’attenzione alla persona, la gioia non sono parole che si possono studiare nei libri, ma modi di fare formazione che cambiano la persona, e in primo luogo se stessi.

Posti gli uni di fronti agli altri, salesiani e giovani ci mostreranno come questo incontro è una scoperta e un aggiornamento continuo del proprio modo di essere salesiani e di essere giovani che cambia le loro vite e come da un incontro di questo tipo possono sprigionarsi gioiose “Scintille”.

20 dicembre
Comboniani
Un territorio, Castel Volturno.
Un fiume, il Volturno. E un ponte che lo attraversa. E porta alla sua destra, Destra Volturno.
E lì, tra gente “bianca” e “nera”, l’associazione “Black and White” fondata dai padri missionari comboniani.
In questa associazione, tra corsi di italiano per stranieri e altre attività, i missionari comboniani portano avanti il sogno di S. Daniele Comboni, primo vescovo dell’Africa centrale, e lo attualizzano: il suo sogno di “salvare l’Africa con l’Africa” viene rilanciato con quello di “salvare il mondo con il mondo” – e Castel Volturno con Castel Volturno. Per questo, in questa nuova terra di missione, che accoglie per gran parte persone di origine africana, i missionari hanno creato un altro ponte, che porta ai migranti e ai giovani del territorio. Ed è con loro, che insieme, rigenerano un luogo.
In questa puntata di “Scintille”, il giovane sacerdote Gianluca Chemini attraversando un ponte entrerà in una terra di missione, e imparerà a vedere come, quando i giovani scoprono i comboniani, scoprono un nuovo modo di stare, in un territorio, tra la gente e per la gente e danno vita a spazi colorati che trasformano luoghi e persone e illuminano una città come “Scintille”.

 

27 dicembre
Speciale ‘Scintille’

13 Novembre 2025