Il Pontefice conversa con il cappellano del carcere di Padova nella settima puntata del programma ‘Padre nostro’ dell’emittente della Cei
Francesco: “Dio che induce in tentazione non è una buona traduzione. Anche i francesi hanno cambiato testo. Un padre aiuta il figlio ad alzarsi subito”.
Ospite il filosofo, Umberto Galimberti

Roma, 5 dicembre 2017. Nella preghiera del ‘Padre nostro’ Dio che ci induce in tentazione “non è una buona traduzione. Anche i francesi hanno cambiato il testo con una traduzione che dice ‘non mi lasci cadere nella tentazione’ sono io a cadere, non è lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito”. Lo afferma Papa Francesco, nella settima puntata del programma ‘Padre nostro’, condotto da don Marco Pozza, in onda su Tv2000 domani 6 dicembre alle ore 21.05. Francesco dialoga con il giovane cappellano del carcere di Padova, don Marco Pozza, nell’introduzione di ogni puntata. Il programma, nato dalla collaborazione tra la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e Tv2000, è strutturato in nove puntate, ogni mercoledì, nel corso delle quali don Marco incontra anche noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo. Nella settima puntata ospite il filosofo, Umberto Galimberti.

Dall’incontro, dalle parole e dalle risposte del Papa a don Marco è nato anche il libro ‘Padre nostro’ di Papa Francesco della casa editrice Rizzoli e la Libreria Editrice Vaticana.
“Quello che ti induce in tentazione – conclude il Papa – è Satana, quello è l’ufficio di Satana”.

 

 

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5 Dicembre 2017