Retroscena- Glauco Mauri e Roberto Sturno

Questa settimana Michele Sciancalepore incontra Glauco Mauri. L’ attore italiano, dopo aver aspettato ben 25 anni, porta in scena, assieme a Roberto Sturno, “Finale di partita” di Samuel Beckett con la regia del giovane e talentuoso Andrea Baracco.

Nell’ intervista alle telecamere di Retroscena il maestro Glauco Mauri svela: «Anni fa con Roberto Sturno decidemmo di portare sulla scena “Finale di partita”. Abbiamo cominciato a provare con grande entusiasmo ma poi ci siamo arresi. Ci siamo sentiti immaturi e forse non pronti per affrontare un così poetico, tragico e farsesco aspetto della vita». Il testo di Beckett, uno dei capolavori del teatro del Novecento, è infatti una di quelle opere che suscitano al contempo una feroce rabbia e una straziante pietà e in cui convivono risata e pianto, disperazione e compassione.

La storia è ambientata all’interno di una stanza-rifugio post-atomico dove, come in una pseudo-partita a scacchi, si muovono Hamm, cieco e su una sedia a rotelle, i suoi genitori Nagg e Nell, senza gambe e chiusi in due contenitori per la spazzatura, e il suo servitore Clov, che non può sedersi mai. Hamm e Clov per sopravvivere hanno bisogno l’uno dell’altro: solo Clov può dar da mangiare ad Ham, e solo Ham possiede le chiavi della dispensa.

Chiudono la puntata le creazioni delle “sand artist” Gabriella Compagnone, e la rubrica “CheTeatroFa”, la mappa degli appuntamenti e delle “temperature” teatrali più significative della nostra penisola in stile meteo.

15 Gennaio 2018