Paolo Cognetti, premio Strega 2017, si racconta a Tv2000 ospite del programma “Beati voi- Tutti Santi” in onda mercoledì 28 febbraio alle 21.05. Intervistato nella sua baita a 1900 metri in Valle d’Aosta, lo scrittore spiega il suo rapporto viscerale con la montagna, dove vive per sei mesi all’anno. Dice: “si pensa a un ritiro dalla società, a un ritiro nel privato, a un ritiro nella dimensione della solitudine, a un ritiro in una condizione quasi monastica. Può essere senz’altro così, ma può essere semplicemente un altro luogo in cui vai a vivere”.

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“Nella società per come è fatta oggi – osserva Cognetti – con questa invadenza dei mezzi di comunicazione, siamo pienissimi di relazioni orizzontali che spesso hanno poca profondità; abbiamo intorno questa rete di contatti, pseudo amicizie, persone con cui ci scribacchiamo, ci scambiamo messaggi, ci scambiamo faccine. E pochi rapporti che vanno in profondità”. Invece per Cognetti la montagna è un luogo di relazioni verticali:

Giovanni Scifoni e Claudia Benassi

“I rapporti sono pochi, io ho tre o quattro amici in tutto ma sono amici di cui mi fido molto, che mi conoscono molto bene. Questa è la verticalità delle relazioni”. Camminare “è  una forma di meditazione. Non è facile meditare, concentrarsi, stando seduti su una sedia: diventi irrequieto dopo un po’. Camminare ti dà una specie di pace interiore, chi va in montagna lo sa. Camminare diventa un ritmo del respiro e il respiro un ritmo dei pensieri”.

20 Febbraio 2018