Il presidente dell’Apsa al Tg2000 sul bilancio della Santa Sede: “Occasione per chiederci se le spese che facciamo sono tutte essenziali”

Roma, 19 febbraio 2021. “Si tratta di stabilire delle priorità, perché quando manca qualcosa bisogna capire dove tagliare. E il papa ha detto che da tagliare non c’è certamente niente né sul personale, né sugli stipendi”. Così mons. Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa (Amministrazione Patrimonio Sede Apostolica), ai microfoni del Tg2000, telegiornale di Tv2000, commentando i dati del biancio della Santa Sede diffusi oggi, e che segnalano un deficit di 49,7 milioni di euro nel 2021.

“In questo periodo abbiamo garantito gli stipendi a tutti. A tutti è stato conservato il lavoro. – dichiara mons. Galantino a Tv2000 – È chiaro che viene chiesto un po’ a noi di cambiare qualche stile di vita, capire che bisogna anche risparmiare e accentuare atteggiamenti e scelte di sobrietà.”

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Mons. Nunzio Galantino sottolinea che già  immediatamente dopo la proclamazione del lockdown, il 10 marzo di un anno fa, si è intervenuto in aiuto dei commercianti: “Personalmente,  l’11 marzo, ho firmato un decreto con cui abbiamo voluto dare un segnale, da parte della Chiesa, soprattutto ai commercianti. Abbiamo dato lo sconto di un terzo sui canoni di affitto, l’altro terzo del canone abbiamo detto che ce lo avrebbero pagato quando gli esercizi commerciali sarebbero tornati alla normalità. Pagano solo un terzo in questo momento. È evidente che tutto questo va ad impattare sul bilancio della Santa Sede, ma io non sarei così allarmista come certi giornali alla Dan Brown che hanno sempre bisogno di creare scandali”

“Non ci sono scandali – conclude – c’è la difficoltà che in questo momento vivono tutti e vive anche la Chiesa. Ed è un momento anche per noi per interrogarci, per chiederci se le spese sono tutte essenziali, o se c’è qualcosa su cui possiamo lavorare”

19 Febbraio 2021