Siamo noi: truffe agli anziani, medici di famiglia, colf, adultizzazione
Programma condotto da Gabriella Facondo, che racconta il cambiamento del Paese e i suoi protagonisti. In studio, Filippo Bertini.
Dal lunedì al venerdì ore 15.15

Lunedì 30 giugno: TRUFFE ANZIANI
Le truffe agli anziani sono un fenomeno in costante crescita e rappresentano una vera emergenza sociale in Italia. Secondo il rapporto Eurispes 2025, solo nel 2024 i casi di truffa ai danni degli over 65 sono aumentati di 5.782 unità, passando da 37.108 a 42.890, con una crescita del 15,58% rispetto all’anno precedente. Tre truffe su dieci colpiscono proprio gli anziani, con la fascia d’età tra i 65 e i 70 anni la più vulnerabile. Nel 2024, i carabinieri hanno denunciato oltre 40 mila persone per tentativi di raggiro verso gli anziani e sono state arrestate 1.400 persone coinvolte in questi reati. Le truffe più diffuse sono quelle telefoniche, online e di persona, spesso perpetrate da finti operatori di enti pubblici o società di servizi. Il danno economico è ingente: le somme sottratte superano i 180 milioni di euro solo per le truffe online. Oltre al danno economico, le vittime subiscono pesanti ripercussioni psicologiche, spesso accompagnate da vergogna e isolamento sociale.
Tra gli ospiti: Giuseppe Lombardo, capitano comandante Carabinieri; Guglielmo Masci, psicoterapeuta;
Martedì 1° luglio: MEDICI DI FAMIGLIA ADDIO
La crisi dei medici di famiglia in Italia ha raggiunto livelli allarmanti: nel 2025 mancano oltre 5.500 medici di medicina generale, una carenza che colpisce soprattutto le grandi regioni e mette a rischio l’accesso alle cure per milioni di cittadini. Nei prossimi cinque anni, circa 14.900 medici di famiglia andranno in pensione e si stima che fino a 14 milioni di italiani potrebbero restare senza medico di base. Il 77% dei medici di famiglia ha più di 54 anni e oltre la metà già oggi segue più di 1.500 pazienti ciascuno, con inevitabili ripercussioni sulla qualità dell’assistenza. La situazione è aggravata dal calo di giovani che scelgono questa professione e dalla crescente complessità della popolazione anziana e malata: nel 2023 gli over 65 erano oltre 14,2 milioni, più della metà con almeno due patologie croniche. Senza interventi strutturali, il rischio è quello di vedere sgretolarsi uno dei pilastri storici della sanità italiana.
Tra gli ospiti: Federico Trisoldi, medico di famiglia; Lisa Pardi, Consigliere Nazionale Sindacato dei Medici Italiani;
Mercoledì 2 luglio: PIU’ BADANTI CHE COLF
Nel 2025, per la prima volta, il numero delle badanti in Italia si avvicina a quello delle colf, segnando un cambiamento storico nel lavoro domestico. Secondo il rapporto Assindatcolf-Idos, il fabbisogno nazionale è di circa 2 milioni 288mila lavoratori domestici: 1 milione 25mila sono badanti, mentre 1 milione 262mila sono colf. La crescita delle badanti è trainata dall’invecchiamento della popolazione e dalla necessità di assistenza continuativa agli anziani, tanto che la quota di badanti ha ormai quasi raggiunto quella delle colf, attestandosi rispettivamente al 49,6% contro il 50,4%. Oltre il 68% dei lavoratori domestici è straniero, con una presenza particolarmente alta nelle regioni del Nord. Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia sono le regioni con il maggior fabbisogno di badanti. Entro il 2028, serviranno almeno 86mila lavoratori domestici in più per rispondere alla domanda crescente.
Tra gli ospiti: Giamaica Puntillo, presidente Aclicolf;
Giovedì 3 luglio: ADULTIZZAZIONE DEI BAMBINI
L’adultizzazione dei bambini è un fenomeno sempre più diffuso che vede i più piccoli assumere comportamenti, responsabilità e stili di vita tipici degli adulti. Secondo uno studio dell’ISTAT del 2024, il 38% dei bambini tra i 6 e i 12 anni trascorre più di 3 ore al giorno davanti a dispositivi digitali, anticipando un’esposizione precoce a contenuti e pressioni sociali. Inoltre, il 27% dei minori riferisce di sentirsi sotto stress per aspettative scolastiche e sociali elevate, con un aumento del 12% rispetto al 2019. L’adultizzazione si manifesta anche nel modo di vestirsi, parlare e nelle scelte di consumo, spesso influenzate da social media e pubblicità mirate. Questo fenomeno rischia di compromettere lo sviluppo emotivo e psicologico, riducendo il tempo dedicato al gioco e alla spensieratezza. Psicologi e educatori lanciano l’allarme sull’importanza di tutelare l’infanzia, promuovendo ambienti protetti e tempi adeguati alla crescita naturale dei bambini.
Tra gli ospiti: Daniele Novara, pedagogista.
27 Giugno 2025