Documentari di Natale
Su Tv2000 dal 24 dicembre

SABATO 24 DICEMBRE

  • Ore 17.30 documentario Il confine della Speranza di Alessandra Buzzetti
  • Ore 19.00 documentario La notte del presepe di san Francesco

DOMENICA 25 DICEMBRE

  • Ore 17 documentario La vita che ci voleva di Pierluigi Vito
  • Ore 18.30 Nascere a Gerusalemme est di Alessandra Buzzetti
  • Ore 20.30 documentario Tutti Fratelli

SABATO 31 DICEMBRE

  • Ore 15.15 documentario Per legge e per amore

DOMENICA 1 GENNAIO

  • Ore 9.20 documentario Il confine della Speranza di Alessandra Buzzetti

Sinossi documentari

 

Il confine della Speranza
sabato 24 dicembre ore 19di Alessandra Buzzetti

Gaza – Betlemme è un viaggio di sola andata per i tanti cristiani  scappati dalla Striscia di terra più blindata e popolata del mondo,  teatro di guerra da oltre 15 anni.

Per uscire dal valico israeliano occorre un permesso speciale, sempre temporaneo.

Chi decide di trasferirsi in altre città palestinesi vive per anni sospeso e diviso dai propri famigliari. Quasi apolide nella sua terra, dopo una  fuga che ripercorre al contrario quella della Santa Famiglia 2000 anni fa.

Il confine della Speranza  è un racconto di Natale sul fragile filo di chi vive  il dramma di un conflitto permanente,  della mancanza di libertà e della separazione dai propri cari, senza perdere la Speranza che nasce e si rinnova nella grotta di Betlemme.

E’ l’esperienza di  Marcel e delle sue tre figlie. Sono uscite da Gaza  nel Natale del 2019 senza più farci ritorno.  Yousef, il capofamiglia è rimasto nella Striscia e , da allora, non è più potuto uscire.

 Le telecamere di TV2000 hanno seguito la vita quotidiana di questa famiglia divisa tra Gaza City  e  Betlemme.

Una speciale atmosfera di attesa si respira anche a Beitshaour, il campo dei pastori,  a casa di  William e Rana. Scappati dalla Striscia nel 2007 dopo il sequestro e l’omicidio del fratello di Rana, ucciso  perché cristiano da un fondamentalista islamico.  Hanno oggi sei figli e sono potuti tutti tornare a Gaza, per la prima volta, nel Natale del 2018.  Una visita di una sola settimana anche alla  sorella di Rana , rimasta col marito a Gaza City, e alla famiglia di William. E’ il  quinto di sette fratelli originari di Khan Yunes,  città al centro della Striscia,   oggi interamente salafita , dove  sono rimasti a vivere due soli cristiani: Jeires, uno dei fratelli di William,  e sua moglie Soha.

Tutti gli altri cristiani della Striscia  vivono a Gaza City, sono  1065 in tutto,  su due milioni e trecentomila abitanti, i cattolici sono 135.  E’ il piccolo gregge di don  Gabriel Romanelli ,  infaticabile parroco di Gaza. E’ lui la guida di Tv2000  nella storia della Gaza cristiana.  La storia di oggi, che vede sbocciare ancora vocazioni al sacerdozio , come Abdullah, primo seminarista  oroginario della Striscia dopo almeno 100 anni; la storia piu’ antica e poco nota,  sui passi di  San Ilarione, eremita con sant’Antonio nel Deserto e fondatore del primo monastero della Palestina  proprio  a Gaza, dove le scoperte archeologiche cristiane non sono ancora finite  e  dove certamente è passata anche  la Sacra famiglia in fuga dalla strage ordinata da Erode.

Come racconta padre Alessandro Coniglio, biblista francescano,  sulle tracce di Gesù, Giuseppe e Maria dall’Herodium  – il piu’ maestoso palazzo fatto costruire da Erode il grande, il re della strage degli innocenti-  alla Grotta del latte a Betlemme, luogo di miracoli e  meta di devozione specialmente per le donne. Cristiane e musulmane.

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La notte del presepe di San Francesco
sabato 24 dicembre ore  19

“La notte del presepe di San Francesco” è un cammino, dal giorno alla notte, tra i vicoli di Greccio percorsi dal santo di Assisi. Un racconto ai piedi del simbolo che porta con sé tutto l’incanto e il mistero del Santo Natale: il primo presepe del mondo. La storia di quella notte entra nelle case degli abitanti del piccolo borgo reatino e si intreccia tra le dita di chi custodisce l’arte presepiale.
Attraverso la voce di Frate Alessandro Brustenghi si ripercorre la notte di Natale del 1223 in cui Greccio è divenuta la nuova Betlemme.
Di Serena Cirillo e Enrico Selleri

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La vita che ci voleva
domenica 25 dicembre ore 17

25 anni di musica e di amicizia, di successi e di crisi, di cadute e di rinascite: un cammino che ha trovato la luce nell’incontro con il Signore Gesù. È quanto ripercorre ‘La vita che ci voleva’ il documentario di Pierluigi Vito, in onda su Tv2000 domenica 25 dicembre alle ore 17,  dedicato al primo quarto di secolo dei ‘The Sun’: la rock band cristiana si racconta attraverso immagini e canzoni, ma soprattutto le interviste ai componenti del gruppo. Francesco Lorenzi e Riccardo Rossi ricordano l’inizio da adolescenti, in un garage di Thiene (in provincia di Vicenza), il duro lavoro per emergere come Sun Eats Hours (il primo nome della band) con un punk duro in lingua inglese. Nel corso del tempo si susseguono gli innesti di Matteo Reghelin e Gianluca Menegozzo, la carriera va a gonfie vele con tournée in Europa e in Giappone. Ma qualcosa si rompe negli equilibri della band, tra dissapori e crisi personali. Tutto sembrava volgere alla fine e invece era l’inizio di una nuova storia, una nuova esistenza fatta di incontri meravigliosi, di rinnovate amicizie, di viaggi e pellegrinaggi che segnano un cammino di fede che fa nascere una musica nuova. A cui si aggrega il nuovo elemento del gruppo, Andrea Cerato, che porta la formazione dei The Sun nel suo assetto definitivo. Quello con cui, lo scorso 3 dicembre hanno festeggiato ad Assisi, con un concerto acclamato dai fan, i 25 anni di una carriera che continua nel segno della felicità e della grazia.

 

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Nascere a Gerusalemme est
domenica 25 dicembre ore 18.30
‘Nascere a Gerusalemme est’ è il documentario di Tv2000 sul quartiere Sheik Jarrah, divenuto simbolo a Gerusalemme est della guerra del maggio 2021 e dove si trova il Saint Joseph Hospital, l’unico palestinese in cui nascono sempre più bambini ebrei.
Protagonista di un miracolo di vita e convivenza è suor Valentina Sala, 45 anni, ostetrica a capo del reparto maternità dell’ospedale dove tutto il personale è palestinese. Pioniera dei parti in acqua a Gerusalemme, ha iniziato ad attrarre sempre più coppie ebree, anche ortodosse, alla ricerca di un parto naturale.
Come Tamar Hacoen, ebrea osservante, madre di nove figli, di cui quattro partoriti in casa. Vive sul confine con la Striscia di Gaza, a due ore di auto a Gerusalemme, eppure ha voluto partorire Gallia, l’ultima nata, all’ospedale Saint Joseph. Convinta che sia l’unico in Israele a permettere un ruolo attivo alla donna, coinvolgendola in tutte le fasi del parto.
Il meotodo del Saint Jospeh è il frutto di una piccola rivoluzione culturale, costruita giorno dopo giorno dal team di ostetriche, in maggioranza musulmane. A coordinarle nel reparto maternità, c’è Fatma Ramadan. 50 anni, nata in un campo profughi, madre di quatto figli, residente a Betlemme. Fatma è l’unica della sua famiglia ad avere un permesso di lavoro per oltrepassare il muro.
“Nascere a Gerusalemme est” è la storia dell’incontro di tre donne, decise a far vincere la forza della vita in una terra ferita da settant’anni di conflitto. Le telecamere di TV2000 le hanno seguite nella vita quotidiana, fatta di impegno, ma anche fatica e disillusione.
Suor Valentina in sala parto in ospedale ma anche a Kyriat Yearim, dove la sua comunità custodisce la memoria dell’Arca dell’Alleanza e dove si rifugia per ritrovare energia e silenzio.
Tamar Hacoen nel villaggio vicino alla cittadina di Sderot, dove vive con gli ebrei immigrati dall’Etiopia per aiutarli nel processo di integrazione nello Stato di Israele.
Fatma Ramadan, a casa coi suoi figli e nella sua lunga giornata lavorativa, attraverso chechpoint e barriere invisibili da oltrepassare ogni giorno.
A cura della corrispondente di Tv2000 da Gerusalemme, Alessandra Buzzetti.

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Tutti fratelli 
25 dicembre ore 20.30
di Alessandro Galassi

Il mondo è in frantumi, la fraternità spezzata dal moltiplicarsi dei muri fisici, economici, legali. Mai come ora l’ecologia – intesa come relazione tra essere umano e natura – è ferita.
Questo tempo di crisi è, però, tempo di sogno.
E’ tempo di mettersi in cammino come discepoli missionari per annunciare con la vita la Buona Notizia del Regno. Un compito affidato a tutti i battezzati come ha insegnato il Concilio Vaticano II e ci hanno ripetuto il Documento di Aparecida e papa Francesco. Donne e uomini in pellegrinaggio sulle vie del mondo: sulle strade affollate delle grandi metropoli come sui viottoli sterrati dei villaggi remoti del Sud del mondo.
Attraverso tre storie, il documentario racconta chi ha scelto di farsi missione, incarnandosi nei popoli e camminando con i popoli e per i popoli del pianeta. Spostandosi dal Brasile alle Filippine, “Tutti fratelli” si sofferma sulle “soglie” fra luogo e non luogo. Fra la realtà, spesso tragica, dei luoghi dove si “ammassano gli scarti” del nostro modello socio-economico, e l’utopia quotidiana di quanti, come i missionari, non si rassegnano alla dittatura dell’esistente ma hanno il coraggio di piantare semi di bene.

Padre Dario Bossi, padre Simone Piccolo e padre Alvar Sanchez sono tre volti concreti e attuali della missione samaritana a cui papa Francesco, in “Fratelli tutti”, non si stanca di esortare il popolo di Dio.

Le storie

 

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Per legge e per amore
31 dicembre ore 15.15

‘Per legge e per amore’ è la docuserie dedicata alle adozioni, con al centro della narrazione le storie di chi ha vissuto l’esperienza in prima persona.

dalla docuserie ‘Per legge e per amore’

Genitori adottivi, bambini adottati, adottati ormai adulti raccontano le loro vite prima e dopo l’adozione, le motivazioni, le difficoltà incontrate, le gratificazioni. Storie a lieto fine, in grado di dare forza e speranza a chi è incerto se intraprendere o meno questo percorso.
Un’inchiesta nell’animo umano per provare a restituire l’enorme portata del gesto, le motivazioni che possono esserci dietro la scelta, le implicazioni che comporta l’incontro tra storie di vita e culture differenti che si vanno a intrecciare e fondere in un destino comune e condiviso.

Regia di Marcello Bianconcini.
Con il sostegno di CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia e Ticino Film Commission.
In collaborazione con ‘Genitori si diventa’, ‘Mani per l’infanzia’ e CISA – Conservatorio Internazionale Scienze Audiovisive.

5 Dicembre 2022