Lunedì-sabato: 8.30, 12, 14.55, 18.30 e 20.30. Domenica: 18.30 e 20.30

In quella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 ormai si sa tutto. Il nome degli uomini che fecero l’impresa, gli astronauti Armstrong, Aldrin e Collins, alla famosa frase proprio di Neil Armstrong “questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità”. Ma pochi sanno quel che successo all’interno del Lem durante quelle sei ore. Non furono infatti solo i preparativi per la passeggiata extraveicolare lunare più importante della storia. IL racconto arriva direttamente da Buzz Aldrin, il secondo uomo a mettere piede sul suolo lunare dopo Armstrong e dalla registrazione del dialogo con la Base Terra, a Houston, durante quei minuti. Aldrin, fervente presbiteriano, invitò tutte le persone all’ascolto, a fermarsi per un momento e a contemplare gli eventi, ringraziando ognuno a modo suo. Ma il modo in cui Aldrin ringraziò per quel momento fu con un’ostia e il vino che il suo Pastore aveva consacrato prima del decollo e che l’astronauta dell’Apollo 11 portò con se fino alla Luna. Nel silenzio di tutti Aldrin fece la Comunione meditando un verso del Vangelo di Giovanni che si era scritto su un foglio:”Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto perché senza di me non potete fare nulla”. Servizio di Letizia Davoli

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20 Luglio 2017

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