Beati voi che di fronte al sangue degli innocenti non vi voltata dall’altra parte e non fuggite e rimanete sulla linea del fronte a difendere la vostra terra.

Beati voi che testimoniate la guerra con il vostro lavoro e lasciate che l’indignazione affili la vostra competenza.

Beate le donne yazide violentate dagli uomini del Califfato. Al cui dolore si aggiunge la vergogna e l’emarginazione dalla comunità.

Beati i musulmani perseguitati nel nome dell’Islam, Al cui terrore si aggiunge il rifiuto d’accoglienza del mondo civile.

Beati i cristiani fuggiti da Mosul dalla ferocia dei jihadisti. Al cui spavento e perdita della casa si aggiunge l’indifferenza dei benestanti.

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9 Luglio 2015