Beato chi non pensa mai di essere troppo vecchio per iniziare qualcosa di nuovo: tranquilli, la vita si allunga, c’e tempo per tutto, anche per ricominciare.

Beato chi continua a credere nell’amore più che nella ricchezza, e preferisce due cuori e una capanna a un castello in solitudine.

Beato chi continua a comprare libri anche se ha pochi soldi, perché chi legge molto non sarà mai completamente povero.

Beato chi si indigna, chi non si rassegna, chi la povertà non si limita a compatirla ma la combatte, perché sa che “alla fine della vita, quando saremo interrogati sull’amore, non potremo delegare la risposta alla Caritas”. E’ una frase del Cardinal Martini, e io la sottoscrivo.

Nunzia Penelope

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26 Maggio 2015