Beate voi, donne violentate, a cui al dolore e allo spavento si aggiunge la vergogna e spesso l’emarginazione dalla famiglia e dalla comunità.

Beate voi, che spesso sapete accogliere e amare i figli della violenza, che sapete dimostrare così, voi trattate come cosa e non come persona, di quanto amore può essere capace un essere umano.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

15 Luglio 2015