Sono santi gli ulivi e sante le viti

sante le reti quando gareggiano alla pari

con i “pisci di lu mari”

sante le pietre bianche

le mani delle madri

quando si fanno nido

sante le guance

santa la tua bocca

che mastica la menta

santa è la sabbia che nasconde l’acqua

che lenta aspetta primavera

per far posto allo stupore

santo è il momento dopo l’amore

e la paura lascia sperare

a piene mani senza sudore

ma la paura lascia sognare

senza speranza si spera ancora

si spera ancora

santo è il ricordo quando

quando non sa tornare

perché qui non si muore soltanto una volta

una volta soltanto

santi i rovi di more

cresciuti ai lati delle strade

che tengono i frutti migliori dove nessuno può arrivare

nessuno può arrivare

santo è il riposo che toglie ogni male

e il bisogno di pane,

che toglie la fame

per far posto allo stupore

santo è il silenzio dopo il dolore

e la paura lascia sperare

a piene mani senza sudore

ma la paura lascia sognare

senza speranza si spera ancora

si spera ancora

si spera ancora

sulle labbra avrò parole nuove

e nei tuoi occhi la mia pace

e tutto il mare del mondo

da bere

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16 Giugno 2015