Sabato 10 ottobre andrà in onda alle ore 12.15 e 20.30 la puntata di SOUL con Carlo Conti. Monica Mondo intervista uno tra i conduttori più noti e apprezzati della televisione, tanto più dopo il successo sanremese di quest’anno, un volto familiare in tutte le case. Dalla radio al cinema, dalla musica alle platee di piazza o in video, campione di understatement, ha sempre scelto basso profilo e riservatezza. Si racconta con la consueta verve e vivacità:“Non ho tanti amici, pochi ma buoni, come si dice. Leonardo (Pieraccioni) che è un fratello, per me, mi rimprovera sempre, dice che sono troppo chiuso, ma io sono abituato fin da piccolino a risolvermi i problemi e tenermi le cose dentro…”. Tra gli amici storici, Panariello, Masini, Pieraccioni e Nuti, lo sfortunato e indimenticato regista colpito da una malattia invalidante. “La storia di Francesco ci ha colpito molto, già quand’era in ospedale, in terapia intensiva. Eravamo stati insieme a cena poco prima, l’avevamo trovato in forma, tutto sommato felice. Poi ci siamo resi conto che nel nostro ambiente tutti sono amici finché le cose vanno bene…per fortuna il pubblico non si dimentica. Per questo abbiamo deciso di fare una cosa insieme, per Francesco, il pubblico ha risposto alla nostra proposta di spettacolo per dargli un sostegno economico, per fargli sentire l’affetto, e al Mandela Forum per lui sono arrivate oltre 8000 persone”. Conti non scansa le domande sulla fede, non la nasconde, ricorda con simpatia anzi che “Ho vinto per tre annidi fila il campionato annuale di chierichetti. Ho fatto al liceo una lista i studenti cattolici…ma ho sempre dato e trovato rispetto, passando indenne negli anni delle ideologie. Ricorda il suo legame speciale con San Francesco, che lo porta ogni anno a condurre una serata-concerto ad Assisi , allo scopo di raccogliere fondi per le missioni francescane, nel mondo. “Il mio legame con san Francesco è nato quando mi sono venuti a cercare i frati di Assisi, ricordandomi la mia educazione nella parrocchia dei frati cappuccini, a Firenze, i ritiri della comunità, della Cresima, le volte che servivo Messa, e la grande fiducia che mi hanno ispirato i frati, da cui ho imparato la concretezza della carità. Per questo tutti gli anni e anche quest’anno, il 13 giugno, condurrò questa serata speciale Con il cuore, Nel nome di Francesco ”.

9 Ottobre 2015

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