PapaGiubileo3“Dove c’è una persona, là la Chiesa è chiamata a raggiungerla per portare la gioia del Vangelo, e portare la misericordia e il perdono di Dio”. Questo l’invito finale dell’omelia pronunciata da Papa Francesco durante la Messa per l’apertura della Porta Santa, in piazza San Pietro che Tv2000 ha trasmesso in diretta sul canale 28 e in streaming su www.tv2000.it. Il pontefice ha parlato di “spinta missionaria” ed ha attualizzato la lezione del Concilio Ecumenico Vaticano II, che si è concluso 50 anni fa. Nel giorno della Festa dell’Immacolata Concezione Papa Francesco ha esortato dopo questi decenni a riprendere gli insegnamenti del Concilio “con la stessa forza e lo stesso entusiasmo”. Il Giubileo, ha detto Francesco “ci provoca a questa apertura e ci obbliga a non trascurare lo spirito emerso dal Vaticano II, quello del Samaritano, come ricordò il beato Paolo VI a conclusione del Concilio”. E poi:”Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon samaritano”, l’augurio del Papa per l’anno giubilare.

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Durante l’omelia Papa Francesco ha sottolineato come “c’è sempre la tentazione della disobbedienza, che si esprime nel voler progettare la nostra vita indipendentemente dalla volontà di Dio”. “La festa dell’Immacolata Concezione esprime la grandezza dell’amore di Dio”, che “previene, anticipa e salva”. Così, “le parole della Genesi riportano all’esperienza quotidiana che scopriamo nella nostra esistenza personale”. No, allora, alla “tentazione della disobbedienza”. per il Papa “è questa l’inimicizia che attenta continuamente la vita degli uomini per contrapporli al disegno di Dio”. Eppure ha aggiunto “anche la storia del peccato è comprensibile solo alla luce dell’amore che perdona”. Se tutto rimanesse relegato al peccato ha proseguito Papa Francesco “saremmo i più disperati tra le creature, mentre la promessa della vittoria dell’amore di Cristo rinchiude tutto nella misericordia del Padre”. La parola di Dio dell’8 dicembre non lascia dubbi in proposito: “La Vergine Immacolata è dinanzi a noi testimone privilegiata di questa promessa e del suo compimento”.

Nel corso dell’omelia il pontefice ha invitato le persone presenti in Piazza San Pietro e in tutto il mondo nel giorno in cui si apre l’Anno Santo Straordinario di “anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio sarà sempre nella luce della sua misericordia”. Ed ha aggiunto:”Questo Anno Straordinario è dono di grazia”. Poi, riferendosi al gesto che lui stesso compirà dopo, ha spiegato: “Entrare per quella Porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre che tutti accoglie e ad ognuno va incontro personalmente. È Lui che ci cerca, è Lui che ci viene incontro”.  Sarà un Anno in cui crescere nella convinzione della misericordia, ha sottolineato Papa Francesco.

8 Dicembre 2015

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